LA DIDATTICA
PESARO Di nuovo punto a capo. Gli istituti superiori della provincia

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Sabato 27 Febbraio 2021, 05:05
LA DIDATTICA
PESARO Di nuovo punto a capo. Gli istituti superiori della provincia oggi tornano in Dad, almeno fino al 5 marzo, per l'impatto e la diffusione dei contagi in tutta la regione, accentuati dalla virulenza delle varianti, che colpiscono soprattutto in età scolastica. «Un ennesimo stop and go e questa volta decretato dalla Regione - commentano Lilli Gargamelli e Tuscia Sonzin, del comparto territoriale Cgil scuola ma che da giorni era già nell'aria. E' stato proprio il sindacato della scuola a richiedere con urgenza un confronto con l'assessore regionale alla Salute, dopo le segnalazioni e le notizie di quarantene diffuse fra le classi e il personale scolastico o docente, arrivate da quasi tutte le province, Pesaro compresa». E tornano ancora una volta ad adeguarsi e riorganizzarsi i presidi dei nostri sette istituti superiori.
Le reazioni
«Di nuovo costretti a giocare in anticipo commenta Chiara Fiorucci, vicepreside dell'agrario Cecchi in questo caso però, la decisione del Governatore regionale ci trova in linea, dal momento che era evidente un aumento di contagi più accentuato fra gli studenti. Basti pensare che in media si viaggiava da giorni, con due-tre classi per volta in quarantena, su disposizione del Dipartimento Asur. Chiusura sì necessaria, ma almeno ci venga data la possibilità di salvaguardare per i nostri studenti alcune attività non a rischio. Mi riferisco ai ragazzi dell'alternanza scolastica con attività all'esterno che sono state riprese da poco tempo all'aperto, guardando alla primavera». La preside del tecnico-economico Bramante Genga, Anna Gennari, precisa: «Per l'indirizzo tecnico da lunedì sarà possibile svolgere attività didattica laboratoriale in presenza spiega per il momento la situazione del nostro plesso è stabile, senza particolari casi, dopo le classi isolate precedentemente a seguito dello screening scolastico comunale del 28 gennaio scorso. Ad oggi non avevamo classi in isolamento, ma solo cinque alunni su un totale di oltre 800 ragazzi, ancora positivi e in attesa di rientrare. Forse, come sostiene il dirigente del Marconi, Riccardo Rossini, sarebbe opportuno prendere questo tipo di provvedimenti da Comune a Comune, sulla base delle singola specificità. Per questo auspico che la campagna vaccinale sia più celere e i nostri docenti e personale diano una piena adesione. Va anche detto che il nostro plesso aveva adottato un piano di riordino per il mantenimento di ampi spazi e del distanziamento, con la possibilità di utilizzare l'aula Magna per le classi più numerose, rispettando la rotazione del 50 per cento».
I calendari
All'istituto Alberghiero Santa Marta si è deciso di consentire ai ragazzi con cadenza una volta a settimana, anche nell'eventualità di una proroga oltre il 5 marzo dell'ordinanza regionale, la fruizione dei laboratori professionali. Stessa opzione per l'artistico Mengaroni: «Rispettiamo la percentuale del 25 per cento in presenza ma solo per le attività pratiche commenta la preside, Serena Perugini il che significa avere 6-7 classi al giorno a scuola e fra l'altro sdoppiate e non intere, rispettando il distanziamento». «Quanto ci è stato comunicato dall'epidemiologo del Servizio Salute regionale, Marco Pompili commenta Lilli Gargamelli (Cgil) - vede una diffusione più incisiva dei contagi nella fascia 14-18 anni, e in modo trasversale in tutta la regione. Tra Pesaro, Fermo e Ascoli ci sono al momento 3 mila studenti in quarantena per il primo e secondo ciclo scolastico».
La revisione
Per Anna Bartolini, Cisl, «non c'è stato il giusto margine di manovra con la Regione. Se la contrattazione avesse permesso di reperire un organico docente Covid adeguato nei numeri e ripartito per singole province, sarebbe stato possibile impiegarlo per sdoppiare quelle classi più numerose, adottando la stessa modalità anche per i plessi secondari di primo e secondo grado, come avviene già a numeri ridotti, nelle scuole comunali della primaria».
Letizia Francesconi
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