LA DENUNCIA/1
MOMBAROCCIO «Fino a non molto tempo fa qui al Beato Sante

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Lunedì 20 Novembre 2017, 05:00
LA DENUNCIA/1
MOMBAROCCIO «Fino a non molto tempo fa qui al Beato Sante si potevano lasciare le chiavi attaccate alla porta di casa, ora non è più possibile e la cosa è preoccupante». Parola di Damiano Bartocetti, presidente provinciale dell'Unione Pro-Loco, che commenta così il doppio furto subito dalla mamma nel giro di pochi giorni. Episodi particolarmente amari per chi è impegnato in prima persona nella promozione del territorio, nella sua valorizzazione e nell'invito ai turisti a frequentare tali zone.
Gli episodi
«Circa una decina di giorni fa, hanno forzato la porta del bar che gestisce mia mamma qui al santuario del Beato Sante spiega Bartocetti e hanno portato via il registratore di cassa che per fortuna era vuoto. Lo abbiamo ritrovato non molto lontano, buttato sulla strada e mezzo rotto». Un primo avvertimento che qualcosa stava accadendo, ma i guai non erano finiti. Sabato pomeriggio infatti, verso l'imbrunire, qualcuno deve aver seguito gli spostamenti della mamma di Bartocetti, che ha chiuso l'attività per pochi minuti, dovendo andare a casa, che dista poche centinaia di metri dal bar, per alcune faccende da sbrigare. Il tempo di salire nell'abitazione e al ritorno all'automobile l'amara sorpresa. Qualcuno, in pochi minuti, aveva mandato in frantumi il finestrino anteriore destro per rubare la borsa appoggiata sul sedile, che anche questa volta però non conteneva soldi. «Per fortuna non c'erano contanti all'interno della borsa aggiunge Baroccetti ma a parte il danno notevole per il vetro rotto, abbiamo perso tutti i documenti, patente, carta d'identità e tutto il resto che adesso dovremo rifare». A seguito dell'accaduto, Bartoccetti si è rivolto alla stazione dei carabinieri di Mombaroccio per sporgere denuncia. I militari hanno avviato le indagini e si spera che le telecamere presenti nell'area, siano riuscite a riprendere qualcosa, in modo da dare agli inquirenti una traccia per risalire ai responsabili che stanno turbando la quiete di un luogo di preghiera.
ste. masc.
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