L'OPERAZIONE
FANO Nelle maglie dei controlli anti-droga, verso il confine con

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Domenica 22 Settembre 2019, 05:04
L'OPERAZIONE
FANO Nelle maglie dei controlli anti-droga, verso il confine con l'Umbria, è rimasto incastrato oltre un chilo di cocaina purissima. Il sequestro, effettuato dai carabinieri nel territorio comunale di Cagli giovedì sera, è nel suo genere fra i più rilevanti nella nostra provincia. La droga viaggiava su una Dacia Duster fermata a un posto di blocco lungo la strada provinciale 424: arrestato per detenzione ai fini di spaccio il conducente, un fabbro cinquantacinquenne residente a Frontone ma originario di Sinopoli, nel Reggino. È accusato anche di detenzione illegale di arma clandestina.
La perquisizione a Pergola
Troppo nervoso, quell'uomo al volante, per non suscitare i sospetti della pattuglia al posto di blocco: «E che cos'è tutto questo odore di caffè dentro l'abitacolo?». Quando lo sguardo dei carabinieri si è soffermato sul cruscotto della vettura, che presentava un ulteriore elemento di stranezza, apparendo allentato, tutti i sospetti si sono allora addensati, diventando pesantissimi. Da un vano ricavato sotto il navigatore satellitare è poi spuntato il chilo abbondante di cocaina.
È stato trovato durante la perquisizione effettuata nella caserma a Pergola, dove erano stati portati sia la Dacia Duster sia il suo conducente, perché la pattuglia non disponeva degli strumenti per operare sul posto. «Il panetto pesa un chilo e cento grammi, la droga è pura al 98 per cento secondo i primi accertamenti e se fosse arrivata sul mercato, avrebbe fruttato circa 300.000 euro», ha specificato il capitano Luigi Grella, comandante del nucleo operativo e radiomobile, che da Fano ha assicurato rinforzi alle pattuglie delle stazioni locali. Dopo aver scoperto la cocaina, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione successiva nella casa dell'uomo, trovando una carabina da caccia ad aria compressa, cui era stato abraso il numero di matricola.
«Quando si lavora in sinergia, unendo le forze, i risultati arrivano», ha aggiunto il comandante della compagnia di Fano Maximiliano Papale, annunciando che «l'ulteriore sviluppo riguarderà il canale di approvvigionamento della cocaina e la sua destinazione finale». I carabinieri avevano intensificato i controlli ai confini con la provincia di Perugia: è una delle direttrici più importanti, insieme con la riviera romagnola, su cui viaggia il traffico di sostanze stupefacenti verso la nostra provincia. Erano già stati percepiti, infatti, alcuni campanelli d'allarme riguardanti l'entroterra e uno di questi è considerato l'operazione Prius del luglio scorso: la risposta è stata di attivare servizi di carattere straordinario, coinvolgendo più forze, nelle zone di Pergola e Cagli. La Dacia Duster è stata fermata a un posto di blocco proprio sulla strada provinciale fra le due città. «Decisivo lo spirito d'osservazione mostrato dai militi», ha sottolineato Stefano Di Summa, maresciallo maggiore a Pergola, specificando che «il caffè è utilizzato per sviare il fiuto dei cani anti-droga, ma si tratta di una leggenda metropolitana». Papale, Grella e Di Summa hanno illustrato, ieri pomeriggio nella caserma della compagnia a Fano, le fasi dell'operazione coordinata dalla pm Silvia Cecchi della Procura pesarese. Il fabbro cinquantacinquenne è stato rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi in attesa dell'udienza per la convalida dell'arresto.
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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