IoApro, nel flop spunta il bluff I locali chiusi e i clienti a caccia

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Sabato 16 Gennaio 2021, 05:04
LA PROTESTA
PESARO Se IoApro, la mobilitazione dei ristoratori disobbedienti, fosse un film, nessun dubbio: sarebbe la cena delle beffe. E per più motivi. Perchè dal grande boom si è trasformata in un grande flop. Perchè sui canali Telegram i potenziali clienti si sono impegnati nella caccia al locale aperto restando alla fine a bocca asciutta: a casa e senza cena. Perchè alla fine il tutto è apparso come un bluff a uso e consumo del grande circo mediatico e di chi vuole ottenere visibilità a livello personale.
Ne resterà solo uno
Stringi, stringi, alla fine solo Umberto Carriera, l'irriducibile, ha tenuto aperto fino alle 22, delle decine di locali - da lui stesso annunciati - nel Pesarese. E dei suoi locali sparsi tra Fano (Chic), il centro di Pesaro (La Macelleria), Candelara (L'Osteria delle Candele) e Mombaroccio, alla fine - giocando a rimpiattino con i media che lo cercavano - ne ha scelto solo uno: La grande bellezza a Mombaroccio, con cancello sprangato all'ingresso, 38 coperti per 38 commensali e un ospite il cui arrivo era già serpeggiato come un tam tam ossessivo: Vittorio Sgarbi. Che, arrivato con ritardo d'ordinanza, ha trovato il cancello sprangato ma è stato poi accolto con calore dato che, come ha aggiunto Carriera, concedendosi alla fine ai media - ma fuggevolmente perchè doveva sovrintendere alla serata -, «Sgarbi è un amico, che ha da subito appoggiato la mia battaglia nel tenere aperto i locali».
Il depistaggio
Per il resto Carriera ha portato avanti la strategia del depistaggio e deve essergli riuscita piuttosto bene se nella piattaforma aperta per l'occasione su Telegram, si rincorrevano le chat di chi girovagava tra Fano e Pesaro per poter cenare e sfidare il sistema. Nel frattempo si erano mobilitate anche le forze dell'ordine istituendo dei posti di blocco a poche centinaia di metri da La grande bellezza, fermando gli automobilisti in transito. Un gruppo di persone arrivato dalla Romagna è stato fermato dalla pattuglia alle porte del borgo: «Ci hanno chiesto i documenti e dove eravamo diretti. La voglia di tornare a vivere è superiore alla paura di prendere una multa». Tra i clienti, ieri sera, anche dei colleghi venuti a sostenere il ristoratore, che dallo scorso autunno sta portando avanti la sua battaglia contro le chiusure imposte dai Dpcm: «Siamo alla canna del gas, alla disperazione e lo Stato ci sta strozzando». Quanto alle conseguenze pratiche della serata, si attendono sviluppi. Carriera ha annunciato aperture anche stasera (l'ultimo giorno in zona gialla) ribadendo che rispetterà il coprifuoco delle 22, le distanze e le altre normative disposte dal Dpcm, ma non l'obbligo della chiusura serale. Si vedrà poi quante multe arriveranno e a chi.
Il sindaco Petrucci diffida
Intanto il ristoratore si è beccato una diffida dal sindaco di Mombaroccio, comune in cui è ubicato La grande bellezza, diffida in relazione «allo svolgimento di qualsiasi attività o manifestazione in contrasto con le norme vigenti». Il sindaco Emanuele Petrucci ha emanato l'atto giovedì. Un diffida che riguarda «l'esercizio di attività di ristorazione, in orari non consentiti dai provvedimenti legislativi in tema di epidemia da coronavirus». Il sindaco valuta anche il fatto che «l'eventuale svolgimento della cena presso i locali del ristorante ubicato nel Comune di Mombaroccio, oltre a costituire una palese violazione delle norme attualmente vigenti, rappresenta un pericolo evidente e altamente rischioso circa la salute pubblica dell'intera comunità in questa fase di emergenza epidemiologica da Covid-19». Si tratta della seconda diffida che il sindaco ha indirizzato nei confronti di Carriera, la prima è stata in occasione della visita al ristorante di Vittorio Sgarbi. La diffida è stata spedita anche alla stazione dei Carabinieri di Mombaroccio e alla locale polizia municipale.
Polemica social
E, restando in tema, ieri si è registrato una polemica tutta social riguardante un post del ristoratore in cui affermava di aver ricevuto minacce come organizzatore della mobilitazione IoApro e che altri avevano messo in dubbio. La polemica è proseguita ben oltre il coprifuoco. Intanto, aspettando di conoscere se ci saranno conseguenze o meno sulla sfida portata avanti da Carriera, c'è chi le sanzioni le ha già prese. Si tratta del gestore di un bar di Gallo di Petriano che, nel corso di un controllo da parte dalla polizia del commissariato di Urbino, è stato sorpreso in piena attività. Con lui altre persone di mezza età, sette in tutto, che senza mascherine e senza distanziamento corretto, si facevano il loro aperitivo. Fatto sta che sono stati tutti sanzionati. Multato anche il gestore al quale è stato elevato un verbale per la sospensione di licenza e attività per 5 giorni. Si attende comunicazione dalla Prefettura.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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