Il ritorno al futuro: la cultura di nuovo impresa economica

3 Minuti di Lettura
Sabato 9 Ottobre 2021, 05:05
LE RIAPERTURE
PESARO Si tratta proprio di un ritorno al futuro, il via libera del governo alla capienza del 100% nei teatri e luoghi di cultura. Un ritorno alla normalità da lunedì prossimo con green pass e l'uso della mascherina che, dal punto di vista sociale, regala serenità e sicurezza e, dal punto di vista economico, aiuta pure la ripresa.
Punto di arrivo e di partenza
«Lo vedo come un punto d'arrivo e di partenza» interviene l'assessore alla bellezza Daniele Vimini. «D'arrivo, poiché dimostra che il sacrificio di un settore che ha sempre applicato tutte le norme, è valso la pena; di partenza, perché possiamo di nuovo reinserire nella programmazione contenitori che, sottodimensionati, non potevano ospitare alcuni eventi culturali». Dal conto della serva, la città di Pesaro guadagna almeno 400 posti davvero preziosi in un periodo in cui il Teatro Rossini è chiuso per lavori. «Il che è decisivo per la sostenibilità economica insiste l'assessore -. Mentre la campagna abbonamenti proponeva 250 posti, dal 15 ottobre il Teatro Sperimentale ritrova la sua capienza di 450 persone, ritornano ad essere protagoniste la Chiesa dell'Annunziata che da 25 posti passa a 99, come pure la Chiesa della Maddalena e Sonosfera, che gode di un nuovo impianto di riciclo dell'aria, si ripropone con i suoi 60 posti».
Anche per il Teatro comunale di Cagli si tratta di una svolta. Unico nel suo genere: accoglie le prove di artisti nella collaudata formula delle brevi residenze ideata dal direttore Sandro Pascucci: «Confermo che è una ripartenza vera e propria. Le condizioni economiche, soprattutto per le grandi produzioni, non c'erano più. Non a caso, mi ha già telefonato il produttore del cantante Ron». Però solleva il problema del pubblico più maturo, quello ancora assente dalle platee, che suggerisce di avvicinare con un'azione dei teatri in rete. Massimo Puliani, direttore artistico della Rocca Malatestiana di Fano, avverte addirittura una sensazione di rinascita. «Sapere che non ci sono più i distanziamenti è come aver riacquistato uno spazio negato, una relazione umana che rappresenta la base, se non l'essenza del vivere in comunità. Anche sul piano psicologico è importante sedersi vicini e applaudire con un vero boato. Quindi come Rocca Malatestiana partiremo con un nuovo progetto invernale che si chiamerà proprio Roccaperta».
Anche chi gestisce le istituzioni culturali plaude al provvedimento. «Ne sono lieto sottolinea Luigi Gallo, direttore della Galleria nazionale delle Marche perché attesta che la situazione sanitaria sta migliorando in tutto il Paese, conferma il ruolo inclusivo del museo che ritorna ad essere un luogo che accoglie tutti ed infine, getta le basi per un autunno positivo dopo un'estate che ha visto la Galleria meta di numerosi visitatori. Urbino era al centro di eventi-eccellenza e di alto profilo come la mostra Sul filo di Raffaello o il Festival della Musica Antica e adesso potrà intercettare i flussi generati ad esempio dalle fiere dedicate al tartufo».
Varotti: ossigeno per presidi locali
Altrettanto felice è Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche Nord. «Più di tutto per i musei locali entra nel merito - che non hanno potuto lavorare al massimo delle loro capacità e accantonare risorse per la loro gestione, quando non sono stati costretti a riorganizzarsi». Come il week-end del 3 ottobre, la prima settimana della XXV Fiera nazionale del tartufo bianco pregiato di Pergola dove il museo dei Bronzi dorati è stato la meta dei visitatori della kermesse, dei turisti del viaggio inaugurale del treno storico Ancona-Fabriano-Pergola e di un raduno di auto storiche organizzato dall'Aci Nazionale. «Abbiamo risolto assumendo due persone sottolinea -. La strategia che abbiamo messo in campo per convincere i tour operator e garantire finora una fruizione sicura ai turisti delle agenzie di viaggio».
Véronique Angeletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA