IL COMMERCIO
PESARO Non troppo affollate le vie del centro storico ieri, nella

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Domenica 17 Gennaio 2021, 05:04
IL COMMERCIO
PESARO Non troppo affollate le vie del centro storico ieri, nella prima mattina dedicata ai saldi di stagione, ultimo giorno, per il momento in zona gialla. E da oggi domina l'arancione. Su accordo con la Regione, i saldi veri sono iniziati il 16 su richiesta delle associazioni di categoria, come specifica il segretario di Confcommercio Davide Ippaso: «Questo per dare l'opportunità di vivere il Natale in maniera più serena. I saldi sono un momento fondamentale per noi anche se in questo momento con le zone gialle, arancioni e le colorazioni varie, la difficoltà di movimento inciderà notevolmente sui consumi. Fondamentale è capire se, visto che nel 2020 ci sono stati 42 miliardi di risparmio da parte degli italiani, che non uscendo non hanno speso, questo periodo non sia un ulteriore momento di risparmio, ma possa finalmente dare l'opportunità di poter spendere quelle cifre che sono necessarie, agli operatori, per riprendere un po' la propria vita e la propria normalità, visto che i saldi servono prevalentemente per rimanere a galla».
Niente ressa
L'affollamento non c'è e nemmeno le file davanti ai negozi, se ne erano viste di più a Natale, quando, era stato avviato dal comune il senso unico per le vie principali. Quali i bisogni primari? Capi spalla, intimo e solo accessori necessari: «È un periodo molto incerto per tutti, - conferma Sara del Fantasy di via Branca - la gente ha altri pensieri. Molto incide anche l'incertezza politica che si va a sommare a un futuro sempre più incerto. L'intimo funziona, guanti, calze, diciamo l'abbigliamento comodo è un must visto che si resta molto più tempo a casa». Al Groove, abbigliamento giovane da 10 anni in via Branca, le promozioni sono iniziate il 4 e sono andate bene «meglio di questa prima giornata di saldi, non esattamente frizzante, ma aspettiamo per dirlo. - confermano - A dicembre abbiamo lavorato bene, tutto sommato è stato un mese positivo». Per Roberto di Linea Uomo, i saldi arrivano dopo un dicembre non troppo soddisfacente, molto sottotono rispetto al solito: «Abbiamo clienti che vengono anche da fuori e la zona rossa è stata penalizzante. La grande distribuzione si comporta sicuramente in modo diverso, ma noi dobbiamo rendere conto ad una clientela fidata e negozi storici come il nostro hanno prodotti di qualità che non si possono scontare più di tanto: ci sentiamo un po' come i panda: una razza in via di estinzione quella dei negozianti storici pesaresi, che hanno una grande responsabilità verso i loro clienti».
Controtendenza
Diversa la situazione di via Mazza, per i primi negozi vicino a Corso XI Settembre, che vantano una clientela affezionata, che, con abbigliamento più sportivo e comodo, sono soddisfatti, quasi un'isola felice come conferma Cristian di Cinquantotto che, a parte il periodo del primo lockdown, ha mantenuto un buon trend. «Forse ci manca un po' più di luce, - suggerisce Alessandra di Van Gogh - passato il periodo natalizio la via rimane un po' più buia». Ma un altro problema sono i parchimetri come sottolinea Greta, dell'omonimo negozio di scarpe. «La mia è una realtà piccola, con una clientela fissa: ho un prodotto un po' particolare e senza occasioni per uscire è difficile aver bisogno di scarpe eleganti, fortunatamente ho fatto acquisti moderati, dato il periodo, ma il problema lo vive anche, a monte, la produzione e non solo noi. Tra l'altro per noi la zona arancione è peggio, perché invitano a non uscire, ma noi dobbiamo rimanere aperti. Forse si potrebbe venire un poco più incontro sia ai commercianti che ai clienti dimezzando o proponendo tariffe agevolate dei parchimetri».
Incentivi
«Il centro -puntualizza- è circondato dalla zona blu che permette più giro, ma diventa onerosa per chi si ferma tutto il giorno in negozio o chi vuole passare mezza giornata fuori casa. In altre città è stato fatto, forse di più sotto le feste, ma se questo periodo continua, magari si potrebbe pensare a delle agevolazioni, soprattutto quando è sconsigliato usare bus e navette».
Elisabetta Marsigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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