I ceppi sono 4 l'anno scorso Phuket è stato sottovalutato

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Venerdì 18 Gennaio 2019, 05:04
L'EVOLUZIONE
PESARO L'influenza raggiungerà il picco massimo di casi tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, in controtendenza rispetto agli ultimi anni, quando la fase acuta della sindrome si è registrata nei primi giorni del nuovo anno. In base agli ultimi dati rilasciati dal portale InfluNet il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell'influenza coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss) -, dall'inizio della stagione sono finiti a letto oltre 1,5 milioni di italiani. I numeri sono in rapida ascesa e continueranno a crescere fino al raggiungimento del picco. Quest'anno l'influenza, che è sempre provocata da virus del genere Orthomixovirus, in diversi casi sembra accompagnarsi a sintomi gastrointestinali e a picchi di febbre meno intensi. Si tratta comunque di una patologia da non sottovalutare, soprattutto per le categorie più a rischio come anziani, bambini e pazienti con malattie croniche che debilitano il sistema immunitario. Normalmente si guarisce nel giro di una settimana o poco più, ma la tosse può durare più a lungo così come il senso di malessere generale. I bambini potrebbero richiedere più giorni per guarire. I virus che stanno mettendo a letto più persone nella stagione influenzale 2018/2019 sono quattro: Michigan, Singapore, Colorado e Phuket. Il primo è noto per la pandemia influenzale del 2009, mentre il secondo sta colpendo soprattutto gli anziani. I vaccini quadrivalenti di quest'anno, oltre a proteggere dai primi due ceppi, limitano i rischi di contagio anche per gli altri due. Proprio il virus Phuket l'anno scorso fu preso sottogamba e fu responsabile di moltissimi contagi. In Italia l'epidemia influenzale 2018-2019 dovrebbe essere di intensità media, facendo finire sotto le coperte non meno di 5 milioni di connazionali.
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