«Gli alberghi chiusi e senza prenotazioni Mancano date certe»

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Martedì 4 Maggio 2021, 05:04
LA RIPARTENZA
PESARO All'orizzonte, forse la stagione si prospetta positiva ma, per il momento, le condizioni non ci sono. Le lenti rosa, gli albergatori del pesarese le lasciano sui desk delle loro strutture, purtroppo vuote. Il comparto ha bisogno di sicurezze che il governo centrale finora non dà. Il Primo Maggio insegna.
I sondaggi
«Dai nostri recenti sondaggi - osserva Luciano Cecchini di Alberghi Consorziati di Fano-Torrette- Marotta - non ci sono prenotazioni. Mancano gli stranieri che aspettano di essere rassicurati su quello che troveranno. Il rischio è che si stiano indirizzando verso Paesi competitor come la Grecia, la vicinissima Croazia, le isole della Spagna, aree che si vantano di essere Covid-free. Anche sul fronte nazionale, non abbiamo notizie positive. Finora gli italiani sono restii a riservare una vacanza che si annuncia fino al 31 luglio con il coprifuoco alle 22». Anche sul lido della Romagna, i grandi annunci sugli alberghi strapieni per il ponte del Primo Maggio hanno lasciato davvero il tempo che trovano.
Un fuoco di paglia
«Gli alberghi dall'indomani, il 2 maggio, di nuovo sono vuoti» commenta Fabrizio Oliva alla guida dell'Associazione Albergatori di Pesaro. «Senza date certe da parte del governo, non è facile prendere delle decisioni. L'economia del turismo rimane bloccata perché nessuno prenota la vacanza e nessuno apre gli alberghi e, quindi, assume il personale perché non riesce a fare le opportune previsioni». Il coprifuoco è entrato di peso nel pacchetto vacanza. Protestano in coro tutte le associazioni del settore.
La protesta
«Non si prenota una camera d'albergo con lo spirito di uno che va in collegio». Poi, ci sono altri nuovi fattori che hanno modificato il sottile algoritmo che porta a prenotare una vacanza. Oggi la garanzia della copertura assicurativa non basta. E' prassi consolidata da parte di tutti, dei Tour Operator e di chi vende posti letto e camere, di accompagnare il voucher con una copertura assicurativa specifica in caso di impedimenti per Covid o di cambiamenti imposti dai decreti. Spiega Aldolfo Ciuccoli, il presidente Assoturismo Confesercenti: «Il problema non è nelle transazioni ma del Paese Italia che, per il momento, non si presenta con l'immagine di un Paese dalla vacanza sicura. Non si tratta solo di una questione di colori. Prevedere ad esempio un piano vaccinale come per le scuole ma riservato al comparto turistico, sarebbe vincente. Vaccinare il personale che lavora nell'ospitalità e chi lavora nell'accoglienza, dal bar al ristorante, dall'agriturismo all'albergo, conferirebbe alla vacanza una sicurezza decisamente maggiore».
La soglia
Proprietario di un'agenzia di viaggio e anche di un Tour Operator specializzato nell'incoming nelle Marche, mette in evidenza anche un'altra incognita: quella dei viaggi aerei garantiti dalle compagnie low cost. «Abbiamo studiato ed investito su pacchetti vacanza interessanti per il prezzo e la convenienza che funzionano abbinati a viaggi economici. Il dubbio non è sulla regolarità della tratta, che è già garantita dagli accordi presi con i vari aeroporti intorno a noi ed in particolare da quello di Ancona, ma il dubbio è se esiste una soglia minima dei passeggeri con la quale il viaggio verrà confermato» .
Véronique Angeletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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