Ex Bramante: bye bye Comune Via libera alla riqualificazione

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Martedì 30 Giugno 2020, 05:04
I CONTENITORI
PESARO. Il portone degli uffici Anagrafe in via Don Minzoni ieri mattina è stato aperto per l'ultima volta. Non è più fruibile al pubblico ma erano in corso le operazioni finali per il trasloco dei locali al front office di Largo Mamiani. Stessa cosa per l'Urbanistica, che si sposta all'ex Inpdap. E così dopo la micropiscina e le associazioni, anche gli uffici comunali salutano per l'ultima volta l'immobile di Largo Aldo Moro. Ora si può parlare di ex Bramante free.
Tutto come programma
L'accordo tra Cassa Depositi e Prestiti, successivo alla lettera di sfratto con ultimatum a fine aprile, prevedeva che il Comune uscisse da largo Aldo Moro entro il 30 giugno. E quando questa mattina arriveranno i tecnici di Cdp per la verifica definitiva, potranno constatare che l'accordo è stato rispettato. «Questa riorganizzazione degli uffici comunali sarà anche un'opportunità per riqualificare un palazzo che è in una zona strategica della città, tra il centro e il mare - dice l'assessore al Patrimonio Riccardo Pozzi - Il palazzo è stato venduto a Cassa Depositi e Prestiti, che domani (oggi, ndr) verrà a prendere atto della liberazione degli spazi e inizieranno il percorso per riqualificarlo. Questa sarà un'importante operazione per Pesaro». L'edificio dovrebbe passare presto di mano, ad un fondo di privati coordinato dall'immobiliarista locale William Guerra, il quale poche settimane fa aveva detto di vedere positivamente la collaborazione da parte del Comune con il piano di uscita degli uffici comunali. Aggiungendo che quando gli uffici saranno fuori, si potrà completare la trattativa per il passaggio, proseguendo intanto nei progetti attuativi.
Questione di tempi
I tempi sono quindi maturi per chiudere la trattativa. L'ex Bramante ha una destinazione d'uso finale compatibile con la possibilità di creare il piano terra commerciale. E nella parte superiore, residenziale e servizi. Non è esclusa anche l'ipotesi di un albergo o comunque di una struttura ricettiva, ipotesi circolata diverso tempo fa. La proprietà dovrà riservare mille metri quadrati per il pubblico: il Comune, in questo senso, sta pensando di lasciare una parte di questo spazio al Ceis. Sotto, invece, si potranno fare i parcheggi. Con gli oneri di urbanizzazione, l'Amministrazione comunale proverà a risolvere il tema del collegamento tra centro e mare, ovvero l'asse tra via Rossini e piazzale della Libertà collegato da largo Aldo Moro e viale della Repubblica, da sempre un'idea casa al sindaco Matteo Ricci. Un'ipotesi si focalizza sulla ciclabile nei due sensi di marcia e il sottopasso sulla statale 16, sicuramente non semplice da rendere concreta. L'altra ipotesi, invece, con l'attraversamento a raso della ciclabile.
La riconversione
E' un piano che comunque, riguarderà tutto largo Aldo Moro, per farlo diventare un raccordo strategico come porta verso viale della Repubblica e la Palla di Pomodoro, coinvolgendo anche le attività presenti in quella zona, vedi il bar, la farmacia, e gli altri locali, ipotizzando una sorta di giardino. Quando ripartiranno i lavori all'ax Tribunale, dopo il contenzioso con la ditta, si potrà completare il piano di riorganizzazione degli uffici comunali, portando in via San Francesco welfare ed educativi. Tra i palazzi tenuti sotto scacco dallo stallo dell'ex Tribunale, uno stallo che ormai dura da più di un anno, c'è il San Domenico, per il cui recupero sul modello Boqueria di Barcellona, non si potranno utilizzare i fondi Inail di 5 milioni di euro, proprio fino a quando non saranno terminati i lavori in via San Francesco. L'Inail infatti aveva destinato inizialmente a quell'immobile le sue risorse, che il Comune ha poi girato al San Domenico, facendo leva per l'ex Tribunale sulla formula rent to buy e fondi comunali già previsti a bilancio.
In attesa
Tra i palazzi che attendono il recupero, e su cui da tempo è calato il silenzio - c'è anche l'ex Intendenza di Finanza in via Zongo, edificio che dovrà ospitare la nuova Questura secondo un accordo sottoscritto ormai nel 2016 tra l'agenzia del Demanio e il sindaco Matteo Ricci come Comune. Il Demanio ha messo a disposizione 6,2 milioni di euro: risorse con cui dovrà essere stabilizzato il palazzo, che si affaccia su Piazza del Popolo e confina con la Prefettura, da un punto di vista sismico e adeguati gli spazi per ospitare la sede della Polizia di Stato.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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