Era stata installata anni fa per la straordinaria manutenzione dell'edificio, che

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Mercoledì 13 Febbraio 2019, 05:04
Era stata installata anni fa per la straordinaria manutenzione dell'edificio, che ospita il Mercato delle Erbe. Il ciclone che ha investito Banca Marche, ha trascinato con sé la Fondazione Carisp. Tutto si è fermato al San Domenico. Una delle conseguenze è stata l'aumento del degrado in via Bruno. Passeggiare con un cantiere aperto, ma fermo, per decine e decine di metri, non è certo il massimo della vita per chi vorrebbe gustarsi le vie secondarie del commercio.
La ripartenza
C'è un piano di ripartenza, nei primi mesi del 2020. Prima bisognerà attendere la conclusione dei lavori all'ex Tribunale. Poi, se tutto andrà bene, in un anno e mezzo via Bruno potrebbe liberarsi del fardello e svegliarsi ogni mattina con un volto più fresco. Il peso di via Zongo è la fatiscenza dell'ex Intendenza di Finanza, che nei piani andrà destinata alla questura. La vicina via Pedrotti e piazzale Olivieri sono ripartiti con nuovi arredi e anche il commercio ne ha risentito in maniera favorevole, vedi l'arrivo di H&M.
Ora l'attenzione va spostata proprio sul versante che dal conservatorio Rossini porta in via Sabbatini: qui la carta da giocare è Palazzo Ricci da trasformare in Palazzo della Musica.
L'asso nella manica
Fino in via Zongo, appunto, senza dimenticare il complesso del Nuovo Fiore, dove non mancano spazi vuoti e vetrine sfitte. Una spinta di decoro, ma ridare vita ai contenitori vuoti è solo uno dei passi da compiere. Per questo si discute molto in questo inizio 2019 sulle misure per far ripartire il commercio in centro.
No tax da rifare
La no tax area per le nuove attività va rivista, ormai ne sono tutti convinti. Le associazioni di categoria che premono per un aggiornamento ed estensione del provvedimento. E il Comune che non nasconde risultati sotto le aspettative. In tre anni, appena 19 attività hanno avuto accesso ai rimborsi sulle tasse comunali.
La partita dei canoni
C'è tutto il capitolo degli affitti da calmierare per garantire a chi vuole fare impresa un negozio in centro storico a prezzi più convenienti. Anche in questo caso qualcosa è già stato fatto: dall'Imu al 7,7 ordinario, al 4,7 per i locali commerciali affittati a nuove attività a canone calmierato. Ma la misura, così come la no tax area, va comunicata meglio e, margini fiscali e di bilancio permettendo, rafforzata a favore di chi vuole investire nel commercio in centro storico.
Thomas Delbianco
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