E ancora i pesaresi che ogni giorno, magari lontano dai riflettori della piazza,

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Mercoledì 20 Febbraio 2019, 05:04
E ancora i pesaresi che ogni giorno, magari lontano dai riflettori della piazza, negli angoli delle periferie, la ramazza la abbracciano quasi tutte le mattine nei vialetti comuni. «Questo premio è per Natsuko, ma è un po' anche per tutti loro, che fanno piccoli e grandi gesti per la nostra città», estende così il raggio simbolico Ricci. Non dimentichiamo il lavoro di chi quasi quotidianamente segnala gesti di inciviltà nel gettare rifiuti in strada senza alcun criterio, se non quello che solleva l'indignazione popolare. Uno dei paladini in questo campo, è l'ex presidente dell'Oliveriana, il professor Riccardo Paolo Uguccioni, che le sacche di inciviltà le scova in molte zone grigie del centro storico, ma potremmo citarne parecchi altri, noti e meno noti, come il professionista Ferdinando Leoni, l'architetto green, che non perdona chi insozza in tutti sensi, inquinamento stradale compreso. Altro gesto di condanna, che si diffonde sempre di più, è quella verso chi imbratta i muri dei beni pubblici e privati, soprattutto in centro storico, visti anche gli ultimi casi diffusi. Ma anche non raccogliere gli escrementi dei quattro zampe in strada sta diventando sempre più rischioso, non tanto per le multe, che ancora si mantengono basse, quanto per l'aumento delle sentinelle civiche in città. Da chi piazza cartelli strategici per avvisare i cani che le deiezioni dei propri animali vanno raccolte, a chi, vedi il comitato di padroni dei cani che frequentano il fossato di Rocca Costanza, ha aperto un gruppo whatsapp per stanare i colleghi trasgressori. Insomma, la battaglia per la città giardino - una propensione che buona parte dei pesaresi aveva già nel Dna ma che la storia di Natsuko ha portato allo scoperto con più forza - contagia un po' tutti in questi giorni. E poi c'è il dibattito, immancabile in questi casi. Chi ritiene che tutto questo proliferare di cittadini-spazzini sia dovuto ad un servizio del gestore non troppo efficace (ricordate il netturbino immortalato da una telecamera mentre gettava per terra la spazzatura, poi ripreso da Marche Multiservizi?), così come chi invece ritiene normale il gesto della giapponese, o chi sostiene che tutti, invece, ne dovrebbero prendere esempio. «Stiamo cercando di fare una lotta complessiva agli elementi che possono creare degrado indica la linea il sindaco - C'è un filo conduttore che lega le ordinanze per gli edifici fatiscenti alle azioni contro incivili che non raccolgono gli escrementi dei cani, o gettano le cicche di sigaretta. Sono pezzi di un unico puzzle, ci metto dentro anche le politiche per la tutela dell'ambiente, con ciclabili, differenziata. I risultati si ottengono con il rispetto delle regole, ma anche con una sfida culturale».
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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