«Dragaggio in tempi stretti per gli yacht siamo al limite»

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Lunedì 19 Agosto 2019, 05:04
LA NAUTICA
PESARO «Cantiere Rossini, a settembre via ai lavori per il capannone della verniciatura di yacht e auspichiamo un dragaggio del porto in tempi rapidi, siamo arrivati al limite»: è la richiesta-appello dei Alfonso Postorino, responsabile del Cantiere Rossini. Lo stabilimento nautico di Strada tra i Due Porti attraverso un momento di relativa calma in questo periodo ferragostano. «Siamo in pausa, noi lavoriamo soprattutto nel periodo invernale sugli yacht che fanno manutenzione e lavori di modifica spiega il direttore Postorino le prossime imbarcazioni arriveranno a settembre, complessivamente ne avremo una decina che resteranno in manutenzione per tutto l'interno». A settembre il refitting riguarderà tre imbarcazioni di 50 metri, e i primi scafi arriveranno da Spagna, Costa Azzurra e dalla Toscana. E grazie alla nuova stagione di lavori ci sarà la possibilità di due posti barca in più. Anno dopo anno il Cantiere Rossini si amplia
Gli step
Per chi in questi giorni passa lungo Strada tra i Due Porti - ma è ben visibile anche dal Lungofoglia - c'è un grande spiazzo liberato da tutte le strutture del vecchio cantiere navale. «Prima della pausa estiva abbiamo voluto concludere la realizzazione del piazzale anticipa Postorino tra settembre-ottobre i quell'area inizierà la costruzione della struttura per la verniciatura degli yacht, i cui lavori si concluderanno tra la primavera e l'estate 2020».
Nel frattempo sono ancora in corso «lavori sui locali tecnici, e in contemporanea con i capannoni del rimessaggio, inizieranno anche i lavori per realizzare i nuovi uffici. L'ultimo step, sarà la palazzina con gli appartamenti». La realizzazione dello stabile per la verniciatura permetterà all'attività di refitting di crescere ulteriormente: la struttura sarà in legno e vetro, ispirata alla forma del colle San Bartolo per non impattare sul paesaggio. Non solo ma, grazie ai lavori nel piazzale si è riusciti a implementare lo spazio a disposizione in modo che si possa lavorare in contemporanea su scafi a terra e in acqua.
Verrebbe da dire un'attività che viaggia con il vento in poppa anche per l'indotto che genera. Tuttavia c'è un ma. Un ma legato alle condizioni stesse dei fondali della darsena portuale e che suscita apprensione sul futuro. Soprattutto quando il futuro prevede un planning già organizzato con imbarcazioni di notevoli dimensioni. Il porto di Pesaro ha attualmente circa 4 metri di pescaggio, ma ne servirebbero almeno altri due. «Arrivare ad almeno sei metri di pescaggio - puntualizza Postorino - sarebbe un obiettivo che ci consentirebbe di avere una certa tranquillità». Nelle condizioni attuali, gli yacht ospitati dal Cantiere Rossini sono al limite, tenendo conto delle eliche, al contrario con sei metri di pescaggio si potrebbero attirare anche yacht più grandi. Ribadisce: «La situazione attuale è al limite, auspichiamo - conclude - che venga disposto un dragaggio in tempi brevi».
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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