Dall'ex area sportiva fallita il nuovo spazio per la sosta

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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 05:05
LA PROPOSTA
PESARO A metà dicembre l'area sportiva di Villa Marina era stata messa all'asta per l'ennesima volta dall'Inps, per un valore di quasi 2 milioni di euro. Inserita nel pacchetto con l'edificio delle ex colonie, è andata deserta. Oggi quello spazio lungo viale Trieste, diviso in due blocchi tagliati da viale Gorizia, si presenta spoglio dai campi sportivi, l'edificio che ospitava bar e palestra non più utilizzato, attrezzi agli angoli, e vegetazione che sta crescendo in più punti.
L'ipotesi
Cosa farci? Un'ipotesi l'ha anticipata il sindaco Matteo Ricci lunedì sera durante la cena con gli operatori di spiaggia: un parcheggio a servizio della zona mare e porto. L'operazione, che andrebbe ad aggiungersi ad un piano sosta cittadino, che tra contenziosi e voci contrarie, si allarga a Baia Flaminia, stazione e area ex Fme, in viale Trieste si snoderebbe attraverso una proposta d'acquisto del sito da parte di Aspes-Pesaro Parcheggi all'Inps, che ora punta a scorporare e ad alienare singolarmente i blocchi. Quello della sosta non era tra gli argomenti nel piatto della cena, ma i bagnini - che non l'hanno mandata a dire al sindaco e all'assessore Enzo Belloni sulle varie questioni irrisolte, dalle scogliere e ripascimenti, fino all'illuminazione della statale 16 a Sottomonte, passando per l'abbandono del lungomare di levante e le criticità alla foce del Genica - hanno posto sotto la lente d'ingrandimento anche il nodo parcheggi.
La funzionalità
In particolare «i crocieristi che partono per la Croazia con il catamarano dal porto, e lasciano le auto in sosta una settimana, nei posti che potrebbero essere utilizzati da turisti e fruitori delle spiagge e delle attività commerciali», ha fatto notare Sabina Cardinali di Bagni Tino. Da qui la proposta del parcheggio nell'ex area sportiva di Villa Marina, chiusa dopo il fallimento dell'ultima gestione. «Pensare che lì, adesso, possa ritornare un'area sportiva gestita non è realistico - ha rimarcato Ricci - Stiamo studiando la cosa, anche perché sarebbe l'unica zona disponibile per fare parcheggi nuovi al mare. A quel punto si potrebbe ripensare anche la viabilità del porto e del viale». Tutto bene? Non proprio. E il primo a criticare la proposta è proprio un consigliere Pd, della stessa maggioranza del sindaco, Michele Gambini: «Un'idea per niente buona, anzi direi che è l'opposto di quello che dovremmo fare». Gambini prende come riferimento il lavoro di sensibilizzazione che si sta portando avanti soprattutto con i giovani sulle tematiche ambientali ed è dell'idea che lo sforzo del Comune debba andare verso una disincentivazione dell'uso dell'auto a favore di una mobilità sostenibile. Per questo un parcheggio in più non lo trova d'accordo. «Fare nuovi parcheggi -argomenta - non è sostenibile. Certo ci possono essere eccezioni a questo principio dettate da necessità superiori e inderogabili. Mi viene da dire che certissimamente questa non lo è».
Che facciamo ora?
«Dimmi tu - prosegue -, cosa faccio con questi ragazzi, li chiamo e dico loro che stavamo scherzando? Ma poi intendiamoci, non è che io non voglio un nuovo parcheggio al mare per non deludere i ragazzi, è che proprio penso che dovremmo fare altro. E in futuro, non escludere nemmeno la pedonalizzazione del viale», ha aggiunto il consigliere democrat. Insomma a quanto pare al sindaco proporre nuovi parcheggi al servizio della città non porta bene dato che ancora fresca la polemica sollevata dopo la sua idea di spostare il monumento alla Resistenza per farvi un'area di sosta al servizio della stazione ferroviaria. Quella volta dovette fare retromacia. Succederà lo stesso ora?.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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