«Con noi anche il figlio che va all'asilo, spero che faccia il test»

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Venerdì 7 Gennaio 2022, 05:05
PESARO «Una sola giornata o meglio mezza, non serve se non ripetuta e aperta a quanti più alunni possibile e per una casistica ben determinata». A dirlo è il consigliere regionale Andrea Biancani, ieri mattina in visita al centro tamponi di via Lombardia. «Le famiglie e non solo del Comune di Pesaro hanno risposto in massa - osservano anche Camilla Murgia, assessore ai Servizi Educativi ed Enzo Belloni, con delega alla Protezione civile un riconoscimento va ai volontari, una decina e ai sanitari Asur». Sul posto anche il consigliere regionale Nicola Baiocchi. E poi la sterminata fila di genitori e figli. Qualcuno anche piccolissimo. «Con me in auto c'è anche il più piccolo, che dovrà ritornare all'asilo commenta una mamma - la comunicazione Asur nei giorni scorsi è arrivata anche all'asilo di mio figlio e la maestra ha subito informato noi genitori. Faccio un tentativo, e se non potrò sottoporlo al tampone come sua sorella più grande, farò diversamente». In coda nel piazzale anche un'intera famiglia di Tavullia: «Bene un'iniziativa come questa riferisce un'altra mamma credo che dovrebbe essere il più aperta possibile a tutti i ragazzi delle nostre scuole. Credo anche che andrebbero creati per evitare lunghe attese e così tanta gente, altri punti o sedi sparse dove accedere a questo servizio di test gratuiti. Ho due bambini che frequentano la primaria a Tavullia, e basti pensare che prima delle festività a conti fatti, andavano a scuola una settimana sì e l'altra no per quanti erano i positivi in classe e le quarantene». E poi c'è un papà pesarese con il bambino alla primaria di via Fermi: «Ho scelto di sottoporlo al test per precauzione commenta anche per adeguarmi alla scelta di molti altri genitori della stessa classe, con 3-4 piccoli compagni risultati positivi proprio dopo le feste». Il commento: «Ritengo utile - osserva Biancani - che uno screening di questo tipo venga ripetuto periodicamente. Va anche specificata la tipologia di alunni da mappare e tamponare. Ieri i sanitari Asur si sono ritrovati a fare test rapidi a tutti gli alunni che si sono presentati, anche a coloro non previsti dalle indicazioni della Regione e quindi asintomatici. Per questo si dovrà scegliere se ha più senso fare uno screening a sintomatici, che comunque sono già in quarantena oppure agli asintomatici, e se ai contatti stretti, oppure no».
f.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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