Acquaroli: no all'ospedale unico Il project financing è già sospeso

3 Minuti di Lettura
Martedì 10 Novembre 2020, 05:04
LA DECISIONE
PESARO Sulla spinta del no agli ospedali unici del governatore delle Marche Francesco Acquaroli viene sospeso il project financing per il nuovo presidio di Muraglia dell'azienda ospedaliera Marche Nord. La revoca è già annunciata: l'assemblea legislativa delle Marche non l'ha votata già nella seduta di ieri solamente per un malinteso tra il Movimento 5 Stelle, che aveva presentato una risoluzione in questo senso e temendo una bocciatura per logiche strumentali di schieramento l'ha poi ritirata all'ultimo momento, e il centrodestra che invece l'avrebbe approvata.
Destino segnato
Con la nuova maggioranza, non c'è futuro per il progetto di finanza di iniziativa privata deliberato dall'ex giunta di Luca Ceriscioli per la concessione della progettazione esecutiva, della costruzione e della gestione dei servizi non sanitari del nuovo ospedale proposto dall'associazione temporanea di imprese capeggiata dalla società pesarese Renco e formata anche dalle aziende Siram, Papalini e Linea sterile.
Seduta estenuante
Alla fine di una seduta estenuante iniziata alle 10,30, il Consiglio regionale ieri alle 20 ha approvato il documento del centrodestra che con il capogruppo di Fratelli d'Italia Ciccioli aveva proposto il rinvio alla prima seduta di domani della IV commissione delle risoluzioni presentate nell'ambito del dibattito sulle relazioni degli assessori Saltamartini e Castelli sull'emergenza pandemica. Al fine di compiere un approfondimento e cercare una condivisione. Nell'atto, approvato anche dal M5S, è scritto, tra l'altro, che il Consiglio regionale individua come prioritaria l'esigenza di sospendere tutti i provvedimenti in corso per la realizzazione dei nuovi ospedali unici provinciali nell'ottica della valorizzazione di una rete ospedaliera diffusa sul territorio.
Nella seduta si erano create le condizioni per la cosiddetta deliberazione perfetta sul project financing della Renco per effetto delle separate iniziative politiche dell'assessore ai lavori pubblici di Fdi Francesco Baldelli, da sempre contrario come ex sindaco di Pergola all'ospedale unico, e dell'analogo impegno sviluppato su un diverso fronte politico e un altro territorio dalla capogruppo del M5S Marta Ruggeri, ex consigliera comunale di opposizione a Fano. Le notizie sulla procedura attivata dalla giunta regionale senza nessuna partecipazione politica, con scarsissima trasparenza e varie incongruenze, avevano favorito la manifestazione di un analogo sentire nella recente campagna elettorale contro l'indebitamento che irrigidirebbe i bilanci di Marche Nord tramite i canoni annuali di disponibilità e per i servizi affidati alla società di progetto, per circa 30 milioni di euro all'anno da pagare per 25 anni.
La determinazione del governatore
In vista della riscrittura promessa in campagna elettorale del piano socio sanitario regionale approvato a febbraio dall'ex maggioranza di centrosinistra, la giunta Acquaroli giovedì scorso aveva deliberato l'incarico agli assessori competenti Saltamartini alla sanità e Baldelli ai lavori pubblici «per la revisione della programmazione della rete ospedaliera per quanto riguarda la riclassificazione delle strutture e la costruzione di nuove, con particolare riferimento alle modalità di realizzazione delle stesse». E il servizio edilizia sanitaria e ospedaliera della Regione aveva sospeso l'accordo di programma proposto a luglio al Ministero della salute per l'erogazione alla società di progetto privata di 121 milioni di euro sui 251 dell'investimento previsto (105 di fonte ministeriale e 16 dal bilancio regionale). Un patto che il piddino Ceriscioli aveva ritenuto opportuno approvare con la sua giunta prima di scadere dal ruolo, il 27 luglio scorso, avendo cura di delegare alla firma il dirigente competente, dando contestualmente mandato alla direttrice dell'azienda Marche Nord di provvedere agli atti conseguenti per la gara affidata alla stazione unica appaltante affinché l'iter potesse scavallare le elezioni.
Il tentativo di recupero
Ieri mattina il presidente Acquaroli ha comunicato alla sua maggioranza la linea contro gli ospedali unici. Marta Ruggeri ha presentato un ordine del giorno per revocare tutti gli atti della giunta regionale relativi al project financing ma prima del voto l'ha ritirato temendo di restare incastrata nei «giochetti politici» di contrapposizione tra Pd e centrodestra. Subito dopo il capogruppo della Lega Lucentini ha dichiarato il consenso alla proposta di la revoca cercando di recuperarla allegata all'atto della maggioranza, ma sono state mosse obiezioni regolamentari. Quindi l'approvazione è slittata alla prossima seduta.
Lorenzo Furlani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA