A Sottomonte è bolgia in spiaggia Il Comune: «Chiudiamo gli chalet»

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Lunedì 17 Agosto 2020, 05:04
I CONTROLLI
PESARO I balli in spiaggia come se non ci fosse un domani e lo screening di massa ai crocieristi di rientro dalla Croazia. Sono gli aspetti di un Ferragosto bifronte tra controlli tardivi, ordinanze disattese e sindaci furiosi. Tre locali di Sottomonte, tra bar e ristoranti, messi a verbale saranno sanzionati e sono a rischio di chiusura (due giorni), per altri sono in corso accertamenti. Il tutto mentre solo il giorno prima il Gores evidenziava un'impennata di positivi, un paziente finiva in terapia intensiva e il giorno stesso di Ferragosto il personale dell'Area vasta, invece di essere in spiaggia, era al drive test al Codma di Fano a eseguire tamponi di massa agli oltre 100 passeggeri del catamarano veloce rientrati il giovedì sera dalla Croazia (un positivo).
Arrivano le forze dell'ordine
Cronaca di una giornata di eccessi festaioli, nonostante il divieto di balli, interrotta bruscamente tra le 19 e le 20 quando l'arrivo delle forze dell'ordine ha fatto spegnere la musica per iniziare il giro delle responsabilità tra chi era deputato alla vigilanza e i titolari dei locali. Responsabilità che partono da una domanda basica: perchè si è permesso che il pomeriggio si svolgesse in piena esuberanza e la situazione sfuggisse di mano finendo fuori controllo sul fronte degli assembramenti? E spuntano anche i gestori che fanno il mea culpa: «Siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità». Il primo dei mea culpa è di Cristian Angelini del Maya Bay, ex Bikini Beach: «E' successo quello che non doveva accadere commenta ma ammetto che sono ancora inesperto, ho preso la gestione solo da questa stagione, e forse non eravamo preparati. Sarebbe ora inutile e tardivo chiedere scusa pubblicamente, ma prendo atto del provvedimento di sanzione. Fino alle 17.30 di Ferragosto lo staff è riuscito a tenere a bada i giovani, poi a un certo punto, nel tardo pomeriggio la situazione è diventata ingestibile».
Così si è degenerato
Prosegue: «Pur avendo accordato il termine dell'evento per le 20 già alle 19.15 mi sono visto costretto a fermare la musica. E' evidente che qualcosa non ha funzionato come invece avrebbe dovuto e ci siamo trovati con gruppi che hanno iniziato a spostarsi in massa e muoversi e a ballare su tutta la spiaggia o davanti alla consolle del dj. Per tre volte il dj ha ripetuto ai ragazzi di allontanarsi ma gli appelli sono caduti nel vuoto. Forse se avessi fermato la musica mezzora prima non saremmo arrivati a tanto. Ora ci prendiamo quello che viene. Una sanzione ci sta, ma un provvedimento di chiusura dell'attività per due giorni, come è stato anticipato dal sindaco, mi sembra un'altra penalizzazione al nostro settore e alla nostra categoria». «E' materialmente impossibile il giorno di Ferragosto riuscire a controllare il via e vai dei ragazzini in tutta la spiaggia, nonostante il supporto degli addetti alla sicurezza privata - commenta il gestore di Itaca Beach - quasi ogni 10 minuti il vocalist alla consolle, alla vista di ragazzini troppo vicini fra loro, invitava ad indossare la mascherina. Anche per questo mi ero organizzato con 5-6 addetti alla vigilanza, che più volte all'ingresso dalla passerella o dalla ciclabile fermavano i giovani, dicendo loro di indossare la mascherina, eppure quasi nessuno lo ha fatto. Il controllo dei carabinieri è arrivato in serata, poi intorno le 21 sono arrivati anche gli agenti della polizia locale».
«Ci abbiamo provato»
«Ci abbiamo provato - prosegue - a organizzare una festa in sicurezza, e questo evento voleva essere per noi uno stimolo in più e un modo per lavorare e recuperare, che per me significa dare lavoro a quasi 25 persone dello staff. Nonostante tutto c'è stato da parte nostra l'impegno per evitare questo tipo di situazioni, ma quando ti ritrovi con ragazzi che, al primo richiamo del vigilanti rispondono: o mi mandi via a forza o la mascherina comunque non la metto, e più volte sono stati ripresi, cosa puoi fare? Altrimenti avrebbero dovuto esserci le forze dell'ordine a pattugliare o presidiare alcuni tratti di spiaggia dove c'è maggior afflusso di giovani. Alle 20 la musica è stata spenta». «Itaca richiama sempre tantissima gente, una festa così o la annulli o ti devi aspettare che ci sia folla- è il parere di uno dei buttafuori appositamente assunti per l'occasione- e comunque c'è stata molta meno gente delle scorse edizioni». Una folla contenuta quindi, ma pur sempre esagerata considerato il divieto assoluto di balli e assembramenti specificato dall'ordinanza che valeva dalle 8 all'una. «Abbiamo fatto quello che potevamo, ma ad un certo punto la gente ha prevalso e nonostante le frequenti raccomandazioni ha continuato ad accalcarsi in pista» si giustifica il titolari di un altro dei bagni finiti nel mirino delle forze dell'ordine.
Mascherine e travestimenti
Comprensibile lo sfogo dei titolari di Osteriachebici a Bagni Tiki, una mosca bianca tra le feste affollate di Sottomonte: «Noi ci siamo attenuti scrupolosamente alle regole, facendo entrare tutti con la mascherina, anche mandando via gente quando i tavolini si riempivano: Come promesso abbiamo offerto e abbiamo offerto solo musica d'ascolto, ma è chiaro che la gente va dove gli viene permesso di ballare, e il risultato sono le folle di diversi bagni qui attorno». Ps: a un certo punto in un bagno è stato richiesto che almeno la passerella fosse liberata, ma solo per la sfilata di Madre Natura: infatti forse non c'erano le mascherine, ma non mancavano i travestimenti, tra cannibali, angeli, demoni e quant'altro.
Letizia Francesconi
Eleonora Rubechi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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