7Dopo gli scontri di Roma e Napoli, i sindacati di polizia riflettono sulla situazione.

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Lunedì 26 Ottobre 2020, 05:04
7Dopo gli scontri di Roma e Napoli, i sindacati di polizia riflettono sulla situazione. Pierpaolo Frega del Silp Cgil assicura: «Alla luce del nuovo dpcm rimaniamo interdetti su come la situazione dell'ordine pubblico possa rimanere stabile. Non siamo né virologi né negazionisti, siamo solo persone deputate a far rispettare la legge. Gli episodi di Napoli, di Livorno, di Roma sono un pericoloso campanello d'allarme che mette donne e uomini della Polizia di Stato e delle altre forze dell'ordine in grande difficoltà. Ci rendiamo conto delle problematiche e delle preoccupazioni della popolazione, molti privati esercenti, ristoratori, partite iva possono essere nostri parenti, nostri familiari. Ma il nostro ruolo ci obbliga ad essere interfaccia tra lo Stato e la società civile. Le violenze che sono state perpetrate ai danni delle forze dell'ordine non devono trovare assolutamente alcuna giustificazione, ma proprio per questo vorremmo lanciare un ponte di pacificazione: siamo consapevoli delle difficoltà del periodo in questione, ma vogliamo che sia chiara una questione: non dobbiamo essere noi l'obiettivo della rabbia e dello sfogo delle persone». Il Silp chiude: «In queste ore confuse e dettate più dalla rabbia che dal buon senso leggiamo di manifestazioni, di disobbedienza civile, di ripresa della libertà personale. Questi eventi chiameranno la Polizia ad un servizio emergenziale e straordinario. Ecco, non individuate in noi lo sfogo e la rabbia repressa. Parafrasando Pasolini I poliziotti sono figli della società, dei lavoratori, sono lavoratori. Aiutiamoci insieme, gli scontri sociali sono solo dannosi e forieri di altra rabbia e di divisioni. Di tutto questo nessuno di noi oggi, sebbene disorientati, spaventati e arrabbiati, ne ha bisogno».
lu. ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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