Unimc, la caccia all'affitto giusto quattro milioni per gli studentati

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Mercoledì 22 Agosto 2018, 05:04
I SERVIZI
MACERATA Sono 443 i posti letto destinati dell'Ente regionale per il diritto allo studio agli studenti dell'Università di Macerata per il prossimo anno accademico. Il bando in scadenza il prossimo 28 agosto segnala un incremento di 53 unità rispetto al 2017/2018, frutto di una convenzione tra l'Erdis e la cooperativa Il Faro. Un numero ancora inferiore, tuttavia, rispetto alle necessità di chi vuole iscriversi all'Ateneo e magari ha vinto una borsa di studio.
La domanda
«I ragazzi, come è immaginabile, aspirano a posti letto dignitosi a prezzi che siano abbordabili - afferma il direttore Erdis, l'avvocato Angelo Brincivalli -, Macerata è in una situazione particolare, in cui l'appeal dell'Università e le problematiche legate al terremoto fanno sì che la domanda superi l'offerta. In questi casi, per sopperire all'eventuale mancanza di stanze per i borsisti - spiega Brincivalli - si procede versando allo studente il corrispettivo in denaro dell'alloggio, in modo che possa provvedere tramite privati». Nonostante ciò, l'Erdis, che ha sostituito i quattro Ersu marchigiani allo scopo di omogeneizzare i servizi innalzando quantità e qualità, non sta a guardare, anzi, sono due i progetti che saranno attivati su Macerata nel prossimo futuro.
I fondi
«Per conoscere i tempi degli interventi per il primo, riguardante il collegio Bartolo da Sassoferrato, in viale don Bosco, del valore di 1,2 milioni di euro, si attende la pubblicazione della graduatoria del ministero dell'Istruzione - spiega il responsabile Erdis del procedimento Giovanni Capponi rispetto a quanto previsto dalla legge 338 del 2000 sulle residenze universitarie -, confidiamo di essere nelle prime posizioni, visto, nostro malgrado, l'inserimento nel cratere sismico». Circa 2,5 milioni di euro di finanziamento regionale riguarderà, invece, l'efficientamento energetico e il miglioramento sismico del Montessori, per il quale è in corso di pubblicazione il bando per la scelta del progettista. Anche l'Università di Macerata ha presentato ad aprile 2017 la richiesta di cofinanziamento per la realizzazione della residenza universitaria nel quartiere Santa Croce, presso l'area di Villa Lauri: 64 nuovi posti alloggio, oltre ai servizi accessori, per un investimento complessivo di circa 6,8 milioni di euro, dei quali 4,4 è auspicabile che giungano dalla legge 338. Negli ultimi anni, il gestore in convenzione delle strutture di proprietà di Unimc è ancora Il Faro con Il Faro Housing, un servizio di ospitalità e accoglienza. A conferma dell'incidenza della domanda sull'offerta, girando tra i collegi e le abitazioni private è facile incontrare quegli infiniti mondi citati dalla campagna di comunicazione 2018 dell'Ateneo, volti di giovani, di gente comune in cerca di un alloggio che chiameranno casa.
I prezzi
I primi a comprovare l'affermazione del rettore Francesco Adornato: «Il Centro storico senza l'Università sarebbe un non luogo». Concetto che, visti i tanti cartelli appesi ai portoni, va esteso anche al di fuori delle mura albornoziane. «La richiesta varia a seconda della Facoltà d'interesse - dichiara Riccardo Evangelisti, titolare dell'omonima agenzia immobiliare a Macerata -, non ci sono giunte particolari esigenze se non quella di avere una camera singola in appartamenti che ne posseggano però un numero superiore per stare insieme ai propri amici o alle proprie amiche». Per avere una scelta più ampia, gli studenti si sono mossi fin da maggio: «Un 50% proviene dalle Marche e l'altra metà soprattutto dalle regioni meridionali, principalmente Molise, Abruzzo e Puglia - continua Evangelisti -, il prezzo medio di una camera singola si aggira intorno ai 150-200 euro, quello di una doppia tra i 100-200 euro». Il consiglio è quello di mettere da parte il fai da te, soprattutto dopo il sisma: «È importante avere la certezza che le case siano agibili per evitare sorprese, le agenzie accertano tutti dati della proprietà e offrono la garanzia di avere tutte le carte in regola».
I problemi
Una richiesta ribadita anche Lorenzo Di Tommaso, rappresentante degli studenti per Officina Universitaria: «Bisognerebbe vigilare di più sui contratti per evitare abusi - dice -, la popolazione universitaria è cresciuta e i prezzi sono aumentati perché dopo il terremoto il Centro è in sofferenza». Per Di Tommaso i problemi coinvolgono anche gli studenti in contributo alloggio: «Il ritardo di una graduatoria influisce e ci si ritrova con un costo più alto da sostenere - spiega -, c'è anche una sorta di ritrosia verso gli studenti internazionali, ragazzi provenienti dall'Africa o dal Medio Oriente». Una possibile soluzione sarebbe ampliare il raggio della ricerca: «Se ci fossero collegamenti migliori verso le Facoltà, chi decide di studiare a Macerata potrebbe optare anche per case distanti dal centro».
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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