Una classe accorpata e doppi turni a mensa «Ancora troppi nodi»

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Domenica 30 Agosto 2020, 05:05
LA RIPARTENZA
MACERATA Anche nell'entroterra resta da sciogliere il nodo trasporto scolastico. Con Comuni e scuole che si sono già mossi per non farsi trovare impreparati qualunque sia la decisione che arriverà da Roma. Sul punto di aule e mense, invece, si viaggia spediti, pur tra qualche intralcio come nel caso di Tolentino in aperta battaglia con l'Usr per l'accorpamento di classi all'istituto Filelfo.
La protesta
«E' noto a tutti quello che è accaduto e che noi contestiamo e contesteremo in ogni sede, fino a quella giudiziaria attacca il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi- e mi riferisco ai nostri licei verso i quali, in barba alle disposizioni legislative e alle tutele per il cratere sismico, non c'è stata attenzione. Non si possono cancellare le classi o accorparle per diminuzione di numero, e per di più gli spazi non possono essere ridotti nelle classi in cui c'è un portatore di handicap. L'Usr ha bypassato tutto ciò unendo le terze A e B del Filelfo andando contro a due normative. Abbiamo avuto un piccolo problema alla scuola King che è stato risolto. Per il resto abbiamo fatto sì di guadagnare gli spazi necessari per ottenere quel distanziamento tra alunni previsto dalle norme».
Il quadro
Su trasporti e mense il quadro è su binari molto diversi. «Per quello che riguarda il discorso scuolabus siamo in attesa di chiarimenti a livello nazionale spiega Pezzanesi- ma intanto attraverso l'Assm che cura il trasporto scolastico stiamo predisponendo alcuni piani operativi da adattare a quelle che saranno le norme nazionali. Sulle mense si è deciso su un doppio turno per evitare la presenza assieme di troppi studenti». Anche a Camerino il quadro d'assieme a quindici giorni dalla prima campanella è tutto sommato abbastanza rassicurante. «Per quanto riguarda i nostro istituti Betti e D'Acquisto i lavori edili nelle aule sono stati effettuati afferma il sindaco Sandro Sborgia- come previsto per il distanziamento dei ragazzi. Sul discorso mensa sarà garantita nella massima sicurezza a tutti coloro che ne vorranno usufruire nel prossimo anno scolastico. Non sono preoccupato neppure per il trasporto dei ragazzi: non ci sono difficoltà, attendiamo le norme ma comunque da noi il servizio è affidato al Contram che dà ampie garanzie di affidabilità. Certo, fino a che non avremo definite le linee guida restiamo un po' tutti in stand by. Ma assicuro le famiglie che saremo in grado di rispondere in sicurezza anche a questo tipo di problematica». Più ci si addentra nella zona montana e più si scopre che le scuole comunali stanno rivitalizzandosi dopo gli anni bui del terremoto. «Da noi le iscrizioni alle scuole che vanno dall'asilo alle medie sono in aumento tanto che quest'anno avremo tra gli 80/90 studenti afferma Massimo Citracca, sindaco di Valfornace- ed il mantenimento sul territorio degli alunni è fondamentale per tutta la comunità. La nostra scuola è pronta in quanto i problemi legati al distanziamento li abbiamo risolti acquistando un altro modulo di circa 60 mq dove sposteremo l'asilo e così guadagneremo spazi a favore di coloro che frequentano elementari e medie. Sui trasporti disponiamo di uno scuolabus: se viene confermato che se non si supera il quarto d'ora non c'è distanziamento a bordo, noi riusciamo agevolmente a rientrare in questo lasso di tempo. Per la mensa, differenziando gli orari di accesso, potremo garantirla a tutti gli alunni che ne faranno richiesta».
La riorganizzazione
A Fiuminata, in attesa del nuovo istituto da costruire, il sindaco Vincenzo Felicioli lavora sull'esistente. «La scuola è stata riorganizzata negli spazi necessari imposti dalle norme anti Covid afferma - con piccole modifiche già effettuate. Sui trasporti noi disponiamo di due scuolabus, ma non riusciremmo a restare nei 15 minuti che la norma allo studio prevederebbe, visto che molte frazioni sono assai distanti. La mensa riaprirà certamente e saremo in grado di ospitare tutti i 90 bambini che di solito la utilizzano». Castelsantangelo sul Nera, al pari di Ussita, non ha scuole proprie ma trasferisce i pochi studenti residenti all'istituto di Visso. «Qui in montagna il distanziamento c'è di fatto afferma Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo- visto che sono pochissimi i ragazzi che vanno a scuola e lo fanno a Visso assieme a quelli di Ussita. Ma parliamo di qualche decina di unità che confluiscono lì attraverso il trasporto scolastico: vista l'esiguità dei numeri non ci sono problemi».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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