«Spazi adeguati e lezioni sicure» Ateneo promosso dagli studenti

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Giovedì 1 Ottobre 2020, 05:04
L'ISTRUZIONE
MACERATA Sono ricominciate da poco più di una settimana le lezioni in presenza per le matricole a Macerata; attesa per il rientro anche degli studenti degli anni successivi al primo per i prossimi giorni e dell'inaugurazione ufficiale del 15 ottobre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In città si torna a respirare un'aria di sorrisi e di festa nonostante le tantissime novità che l'emergenza sanitaria ha portato con sé.
Gli obiettivi
Prenotazione del posto in aula online obbligatorio, nuovi spazi come i cinema o gli spazi della curia per la didattica, utilizzo della mascherina quando necessario e molto altro ancora. Fin dall'inizio il rettore di Unimc Francesco Adornato ha sempre puntato a garantire il diritto allo studio agli studenti facendoli tornare a Macerata per seguire la didattica in presenza e alla salvaguardia della salute e del rispetto dei protocolli anticontagio. «L'università in presenza favorisce la crescita personale, sociale e di relazioni dello studente, crescere reciprocamente nel rapporto con gli altri e i docenti aveva ribadito il rettore qualche giorno fa -. La scelta è stata quella di avere interamente in presenza le matricole, ossia iscritti al primo anno dei corsi di laurea triennali e a ciclo unico».
La sicurezza
«L'anno accademico è partito abbastanza bene e ci aspettavamo delle novità più drastiche rispetto al normale racconta Sabrina Minetti, di San Benedetto Del Tronto al primo anno di Giurisprudenza -. Siamo debitamente distanziati con l'alternanza dei posti e se vogliamo possiamo indossare o meno la mascherina; sicuramente portarla tutto il giorno non è proprio il massimo. Al momento ci hanno riferito che gli esami saranno tutti in presenza ma aspettiamo di vedere come evolverà la situazione». «Ci sono parecchi studenti che seguono da casa e che non sono tornati in città; penso ad alcuni colleghi del nord Italia spiega Raffaella Piaggi, di Fermo, che frequenta la facoltà di Scienze della comunicazione -. Noi martedì abbiamo le lezioni al Polo Pantaleoni e il mercoledì tutto il giorno al cinema Italia; in quest'ultima occasione ci è capitato di avere dei problemi con internet e non siamo riusciti a collegarci in modo stabile con chi seguiva la lezione da casa».
Gli spazi
Oltre alle sedi normali infatti l'Università ha individuato altri spazi per la didattica in presenza come il cinema Italia, l'Excelsior, il teatro Don Bosco, l'Aula sinodale e alcune sale del Multiplex di Piediripa. In questi, la presenza degli studenti è importante: pur non avendo riempito tutti i posti disponibili, le prenotazioni sono comunque moltissime, tra 100 e 180. Il dato è significativo se si considera il fatto che molti ragazzi aspettano a venire a Macerata in attesa che l'andamento della pandemia nelle prossime settimane offra qualche elemento in più: infatti, molti sono ancora riluttanti a prendere appartamenti in affitto per il timore che un aumento dei contagi possa portare a un nuovo lockdown, mandando perdute le spese di affitto per l'intero anno accademico.
Le norme
«Un primo anno molto particolare però sono contento e il corso sembra molto interessante racconta Federico Castiglioni, di Fermo, che frequenta la facoltà di Scienze Giuridiche -. Seguiamo con scrupolo tutte le normative, ci disinfettiamo costantemente le mani e alcuni prof, nonostante il rispetto della distanza, ci invitano a indossare comunque le mascherine. Ogni volta dobbiamo prenotare le lezioni online e poi la presenza attraverso il Qr-Code che si trova all'ingresso delle aule». «Abbiamo sia le lezioni online sia frontali e, tramite una app, ci dobbiamo costantemente prenotare racconta Michela Martella, di Gubbio, che frequenta Mediazione Linguistica -. Poi dipende dalla lingua, perché con arabo o russo non c'è un problema di eccessive richieste, per altre lezioni diciamo che circa la metà degli studenti le segue da casa. Per gli esami ci hanno riferito che al momento saranno in via telematica poi si vedrà cosa succederà a gennaio».
Alessandra Bastarè
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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