Sempre più cure a casa Sbloccate le assunzioni

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Venerdì 18 Settembre 2020, 05:04
LA SANITÀ
MACERATA Nuovi infermieri, psicologi, assistenti sociali posti al servizio del territorio per rafforzare la sanità pubblica a domicilio ed evitare che i pazienti siano indirizzati esclusivamente su ospedali o ambulatori dei medici di base. La rivoluzione di approccio alle cura, dettata anche dall'esperienza vissuta nell'emergenza legata al Covid 19, peraltro non esauritasi, viene dettata da Nadia Storti, direttore di Asur Marche e, pro tempore, anche di Av3 in attesa della nomina del sostituto di Alessandro Maccioni.
I servizi
Quella medicina di prossimità, così tanto invocata, pare dunque prendere forma e porterà all'assunzione a breve di centinaia di figure professionali che vanno dagli infermieri agli psicologi ed assistenti sociali. «Stiamo svolgendo, a mio avviso, un grande lavoro in questo periodo della riapertura delle strutture post Covid ha affermato la Storti- ma soprattutto di come vogliamo affrontare l'immediato futuro che passa attraverso l'assunzione in regione di oltre 300 figure professionali: l'obiettivo è seguire il paziente affetto da Covid o da altre malattie infettive curandolo a casa, facendo il tampone direttamente al suo domicilio, supportando i medici di medicina generale come hanno fatto le Usca in questo momento con infermieri e psicologi negli ambulatori e una rete di assistenti sociali che possono farsene carico. Cercare noi le fragilità nei soggetti infetti piuttosto che portarli dentro gli ospedali o dentro gli ambulatori».
Le strutture
Per quanto riguarda le altre sedi ospedaliere, in ottobre partirà a Civitanova il concorso per il primario di ortopedia e i piani secondo e terzo inutilizzati dell'edificio saranno sistemati ad inizio 2021. Sulla carenza di personale a Camerino, Nadia Storti ha ribadito che si lavora per ripristinare la situazione precedente al Covid così come nelle altre strutture. «Siamo quasi al 90% della riattivazione di tutti i servizi ha affermato -: la differenza è che tutti i posti non sono ancora stati riattivati per la necessità di mantenere il distanziamento di 1,5 metri tra un letto e l'altro e perché le figure professionali impegnate hanno bisogno di più tempo per la sanificazione quando passano da un paziente all'altro. Siamo a buon punto nella riattivazione delle varie funzioni che dovremmo mantenere anche in questa fase di pandemia in quanto non possiamo curare solo pazienti Covid ma tutti i cittadini che hanno anche altre patologie».
Le attività
«Su Camerino - prosegue la Storti - ci sono state due uscite in ortopedia compensate da un contratto sottoscritto proprio in questi giorni da un giovane specializzando e da altri professionisti che abbiamo in Area vasta 3. Anche per la cardiologia sono stati attivati nuovi contratti mentre non esisteva alcuna criticità per il personale infermieristico. Stiamo anche pensando di ampliare nuove attività a Camerino che prima non c'erano e che ci consentono di poter trattenere quei professionisti che altrimenti decidono di andare a lavorare in altri ospedali».
La donazione
La giornata ha segnato anche la donazione all'ospedale di Macerata di un ecografo portatile di alta fascia, che può essere usato per le diagnosi di patologie vascolari e può essere trasportato in tutti i reparti, in particolare quelli di Medicina e Oncologia. Il dono è della Fertitecnica Colfiorito, azienda che opera nell'ambito di legumi, cereali e altri prodotti della terra, a cavallo tra Umbria e Marche, con un secondo stabilimento a Montecassiano, 130 dipendenti. «Nella nostra azienda il valore del capitale umano è basilare ha detto il titolare Luca Mattioni- e dopo aver vissuto il momento terribile legato al Covid abbiamo voluto essere al fianco della sanità. Lo strumento è stato scelto su indicazione delle esigenze che ci sono state manifestate dai medici». Il dottor Roberto Catalini ha illustrato il funzionamento dell'ecografo, «che ha una risoluzione simile a strumentazioni fisse e consentirà di fare ecografie ed esami direttamente al letto del paziente che non può essere trasportato».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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