Rugby, il campo dimenticato 220 atleti in cerca di una casa

3 Minuti di Lettura
Sabato 20 Aprile 2019, 05:04
LA POLEMICA
MACERATA Il futuro del nuovo campo di rugby a Villa Potenza impantanato nelle sabbie mobili dell'ufficio Patrimonio che deve valutare l'acquisizione del diritto di superficie del terreno di proprietà dell'Ircer a fianco del Centro fiere. E quindi la palla ovale maceratese è destinata, chissà per quanto tempo ancora, ad allenarsi e giocare le partite nel vetusto impianto di via del Teatro Romano. Al punto che la situazione di incertezza sui tempi per realizzare questo nuovo impianto ha portato il presidente della Banca Macerata rugby, Rolando Mozzoni, a lasciarsi andare ad un amaro sfogo.
La posizione
«A Macerata si parla di rugby, di quei ragazzi e di quelle ragazze che ogni sabato e domenica girano per le Marche con tanta passione e sacrificio, che giocano sotto quel bellissimo Teatro Romano afferma Mozzoni- che dall'alto guarda quei 30 ragazzi sfidarsi per cercare di conquistare una meta. Una meta che a volte può valere una stagione, una partita ed altre la realizzazione di un sogno, quello del primo ovale schiacciato dietro la linea avversaria. Ora ci aspetta la sosta per le festività pasquali, cosa troveremo dentro l'uovo? L'uovo però è troppo piccolo per contenere il nostro unico desiderio, quello di un campo nuovo, un campo dove gli ospiti possano trovare un bagno, dove i nostri ragazzi abbiano la possibilità di allenarsi anche quando piove tanto, un campo dove gli spogliatoi siano degni di chiamarsi con tale nome, un campo dove poter far crescere i nostri ragazzi giocando a rugby e portando avanti quei valori che solo questo sport trasmette. I rugbisti aspettano, i genitori aspettano, lo sport aspetta, i nostri bambini aspettano di capire se davvero questo uovo di Pasqua sarà l'ennesimo senza regalo come tutti gli anni».
La puntualizzazione
Un Rolando Mozzoni che ha poi puntualizzato la sua esternazione entrando anche nel merito delle difficoltà che la società sta affrontando pur di portare avanti l'attività sportiva di 220 tesserati in un impianto assolutamente non più idoneo a fare sport. «Del nuovo impianto per il rugby non si parla più afferma amaramente il patron del club -. È una storia lunga questa del campo per la palla ovale. Dapprima si doveva realizzare a Piediripa poi si è esaminata la possibilità di migliorare l'attuale struttura ma non era possibile perché c'è accanto il teatro romano con relativi vincoli archeologici e paesaggistici. Infine è uscita fuori questa opportunità accanto al Centro fiere di Villa Potenza con la questione legata alla collaborazione tra Comune e Ircer dove dovrebbe essere costruito il nuovo campo. Al momento non abbiamo più ricevuto alcuna comunicazione e nemmeno visto l'ipotesi progettuale di questo nuovo impianto».
La situazione
«Resta il fatto - evidenzia ancora Mozzoni - che noi continuiamo ad utilizzare una struttura inadeguata: al punto che con i bambini dai 5 ai 13 anni ci siamo dovuti trasferire ai Salesiani perché Villa Potenza non è idoneo per ospitare i più piccoli. Le altre attività riusciamo ancora a svolgerle li in quanto la parte igienico-sanitaria è un po' più tranquilla rispetto alla situazione dei più piccoli. Però resta una problematica al limite per le partite, con due soli spogliatoi, il campo resta in deroga perché non è regolamentare neppure per disputare il campionato di C1 e quindi non si può neppure ipotizzare di salire di categoria senza disporre di un impianto adeguato». Insomma una delle realtà più importanti del capoluogo, che conferma una costante crescita ed interesse da parte dei più giovani, continua ad avere enormi problemi perché non dispone di un impianto adeguato per allenarsi e giocare le partite. Oltre che un luogo che potrebbe diventare la casa del rugby ed essere vissuto per tutta la settimana.
L'impegno
«L'idea di fondo che sta prendendo forma ribadisce l'assessore comunale all'urbanistica, Paola Casoni- è quella di spostare il campo da rugby nel terreno di proprietà dell'Ircer a fianco al Centro fiere di Villa Potenza. Inizialmente si pensava di poter inserire questo impianto nella convenzione della ristrutturazione del Centro fiere ma poi si è visto che questa strada non era fattibile. Stiamo andando avanti con l'Ircer che è proprietaria di quegli ettari di terreno dove sorgerà l'impianto: l'acquisizione in diritto di superficie di quell'area da parte del Comune rientra in una serie di rapporti più complessi che riguardano anche la scuola di via Panfilo e quindi l'accordo sarà su un piano più ampio di rapporti con l'Ircer. Attualmente la pratica è allo studio dell'ufficio Patrimonio per una valutazione della questione. Una volta acquisito il terreno, si procederà in maniera più veloce per la realizzazione del campo».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA