Rilancio dell'ex Upim Le infiltrazioni d'acqua complicano il progetto

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Domenica 19 Settembre 2021, 05:05
L'IMPREVISTO
MACERATA Ex Upim in attesa che si blocchi la querelle di competenze tra pubblico e privato sulle infiltrazioni d'acqua dalla Galleria del Commercio al piano inferiore della struttura. Nel frattempo, in uno dei luoghi simbolo del commercio nel centro storico di Macerata continua l'opera di restyling portata avanti dalla nuova proprietà, la società dell'imprenditore tolentinate Marco Cardinali ormai trapiantato stabilmente nel capoluogo.
La richiesta
«Chiediamo la possibilità che si velocizzi la risoluzione della questione legata alle infiltrazioni perché ancora non è chiaro a chi competa la spesa delle opere necessarie nella Galleria - spiega lo stesso Cardinali -, la quale a oggi risulta di proprietà condominiale a uso pubblico nonostante l'enorme e giornaliero afflusso di persone a tutte le ore». Dal punto di vista tecnico, l'acqua rilevata sta bloccando il prosieguo del progetto: «Alcune di queste infiltrazioni sono dipese dalle finestre che si affacciano dal piano inferiore sulla Galleria e provvederemo a rifarle - sottolinea l'imprenditore -, ma abbiamo rilevato altre macchie più o meno recenti che non possono essere riconducibili a questo. Di conseguenza, è molto probabile che si debba procedere al rifacimento della pavimentazione della Galleria per risolvere il problema». Ora la questione diventa più intricata e si sposta sul piano economico: l'idea della proprietà è che la Galleria passi in carico al Comune, senza questo passaggio, infatti, il piano inferiore dell'Ex Upim si troverebbe ancora in una condizione di stallo, mentre l'imprenditore vorrebbe procedere spedito anche nella realizzazione già resa nota dell'ascensore all'altezza di via Armaroli. Un'opera da mettere a servizio di piazza della Libertà, oltre che degli spazi commerciali, da realizzare negli spazi donati alla città e che in origine venivano occupati da un montacarichi interno all'Ex Upim.
La posizione
«Ritengo che questa Galleria debba diventare pubblica - ribadisce ancora Cardinali -, anche perché si tratta di uno dei tre ingressi principali al centro storico insieme alle Scalette e all'ex ParkSì. Per questo ci mettiamo a disposizione per anticipare economicamente, previo accordo sulla restituzione, le somme necessarie alla copertura dei costi di un eventuale rifacimento della pavimentazione della Galleria». Da qui lo stallo: «In questo momento stiamo ultimando la pulizia del piano S1, ma una volta ultimata - continua -, se non verrà risolto il problema delle infiltrazioni non potremo andare avanti neppure con l'ascensore. In tal senso chiediamo la collaborazione del Comune per risolvere questi problemi anche tramite un accordo pubblico-privato».
L'attività
A non fermarsi sono invece le richieste di informazioni sugli spazi a disposizione, sette quelli preventivati in linea di massima, ma che potranno ridursi e di conseguenza ampliarsi nella metratura a seconda dell'interesse offerto dal mercato. Ne è un esempio proprio l'ingresso principale su corso Matteotti: «Siamo in contatto con un gruppo importante del settore del commercio che è interessato a occupare uno spazio di 150 metri - dice Cardinali -, ovvero quello che noi pensavamo di dividere in tre locali e che invece sarebbe occupato completamente da questa realtà. L'impatto che ne deriverebbe, con tutte e cinque le vetrine anteriori a disposizione, credo che avrebbe davvero una sua importanza per l'immagine della città. Siamo ancora ai primi contatti ma entro metà della prossima settimana dovrebbe arrivare la risposta e confidiamo che sia positiva». Per quanto riguarda gli altri settori, Cardinali conferma che non riguarderanno la ristorazione e aspetta di poter togliere le ultime impalcature dal lato Galleria del commercio per rendere visibili le nuove vetrate installate in questi giorni: «Vogliamo dar modo alla cittadinanza di prendere confidenza il prima possibile con questa nuova versione della Galleria. Per gli spazi ci sono moltissime offerte che si stanno sovrapponendo: tra queste segnalo l'interesse sia di negozi di abbigliamento, così come di intimo, oggettistica di vario genere e da parte di un commerciante di prodotti tipici marchigiani».
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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