Restyling ai Giardini polo per le famiglie e un museo in arrivo

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Lunedì 19 Luglio 2021, 05:04
LA RIQUALIFICAZIONE
MACERATA Un luogo ricco di servizi dedicato alla cultura, allo svago, al divertimento di visitatori e di maceratesi. E' il polo dei Giardini Diaz che sta nascendo attorno a servizi già attivi da tempo, come il collegamento con ascensore dal parcheggio Centro Storico alla città ed il terminal bus del servizio urbano Apm, ad interventi già effettuati sul polmone verde dei giardini riqualificato e alla riapertura di uno storico locale come il bar La Rotonda. E che in un futuro prossimo potrà pure contare su un polo museale che si creerà nella ex Casa del Custode i cui lavori proseguono senza sosta anche in questi caldi mesi estivi.
Il ritrovo
Dunque appena fuori le mura urbiche Macerata avrà un luogo di ritrovo per i residenti e di passaggio anche per coloro che entrano in città per esigenze lavorative o turistiche. Quello che è già in funzione da tempo lo hanno potuto toccare con mano i cittadini mentre negli ultimi mesi sono arrivate due novità che hanno riguardato la sistemazione del laghetto dei Giardini Diaz e l'inaugurazione e riapertura del bar La Rotonda. Nel primo caso i lavori di manutenzione straordinaria hanno riguardato il laghetto e si sono resi necessari ed improcrastinabili per l'importante perdita d'acqua registrata dall'invaso. Ripristino effettuato in collaborazione con i tecnici dell'Apm che ha visto l'utilizzo di un moderno meccanismo di ricircolo dell'acqua che comporta una sostanziale riduzione della bolletta idrica comunale. L'altro aspetto che contribuisce a rendere più attrattiva tutta l'area è stata la riapertura dopo tantissimi anni dei locali del bar La Rotonda che in poche settimane ha contribuito a movimentare questa estate 2021 come luogo di incontro e ritrovo per tante generazioni di maceratesi.
La posizione
Guarda caso questa attività di ristorazione si trova proprio in una posizione a specchio con la ex Casa del Custode situata nel polo opposto dell'ovale dei giardini. Dove spicca il cantiere che porta avanti la ristrutturazione del fabbricato anche in questo periodo estivo. Gli operai stanno adottando tutte le precauzioni anti covid del caso e, una volta concluso l'intervento esterno, si passerà all'esecuzione degli interventi strutturali previsti nel progetto esecutivo secondo il cronoprogramma. L'impresa appaltatrice dei lavori alla Casa del custode è la Rti Edilizia Azzacconi srl (mandataria)/Stacchio Impianti srl (mandante) per l'importo contrattuale di 905.075,86 che ha allestito il cantiere sia nel versante Giardini Diaz che lungo via Cadorna. I lavori sono partiti in tutto lo stabile cielo-terra e una parte sono stati affidati in subappalto per l'importo di 90mila euro. L'intervento prevede l'effettuazione di tutti i lavori edili e impiantistici, comprese le opere necessarie al restauro dell'edificio, con l'eliminazione delle partizioni e finiture interne incongrue, il restauro delle facciate, delle coperture e di tutti i serramenti, il consolidamento statico delle murature e dei solai in funzione del nuovo uso e il miglioramento antisismico, l'istallazione degli impianti elettrici e di sicurezza, di riscaldamento e raffrescamento, idrici, antincendio e antintrusione.
Il recupero
Per ottenere con il recupero dell'immobile un organismo funzionalmente idoneo alla nuova destinazione, rendendo accessibili al pubblico tutti gli ambienti dell'edificio, è prevista anche la realizzazione di un collegamento interno, in passato non presente, tra il piano terra e il piano seminterrato da realizzare, unitamente all'istallazione di un ascensore per il superamento delle barriere architettoniche all'interno della ex torretta Enel, con la realizzazione di un volume esterno contenente nella parte interrata anche i servizi igienici. Per l'abbattimento delle barriere architettoniche tra il piano terra e il piano primo dell'edificio principale è stata prevista una piattaforma elevatrice. La destinazione dell'edificio, una volta restaurato, sarà quella di ospitare la nuova sede del Museo di Storia Naturale che è in attesa da tempo di un nuovo spazio più adeguato rispetto alla attuale collocazione di via Santa Maria della Porta.
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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