Prende a sprangate il padre 80enne salvato dalla polizia

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Domenica 22 Luglio 2018, 05:04
L'AGGRESSIONE
MACERATA Prende a sprangate il padre ottantenne. Arrestata la figlia. Era ubriaca quando i poliziotti l'hanno bloccata. L'intervento degli agenti della Squadra Volante ha messo fine a una scia di violenza e dolore, sia fisico sia psicologico, che andava avanti da anni. Una vicenda familiare amara, carica di dramma, è quella emersa giovedì scorso in un appartamento in via dei Velini. Erano circa le ore 20 quando una pattuglia della Volante, diretta dal commissario capo Gabriele Di Giuseppe, impegnata in un servizio di controllo del territorio ha sentito le urla di aiuto di un anziano.
Il soccorso
Gli agenti non ci hanno pensato due volte e hanno deciso di intervenire immediatamente. Individuato il palazzo prima, e l'appartamento poi, sono saliti al piano dove la famiglia abita e sono entrati. Una volta in casa hanno trovato un anziano di circa 80 anni riverso a terra, con delle lesioni evidenti sia sulle braccia sia alla testa che era stati causati dal tentativo di difendersi dai colpi inferti dalla figlia, una donna di circa cinquant'anni. Già nota alle forze dell'ordine per precedenti episodi di violenze all'interno della famiglia e per altri legati all'abuso di alcool, la donna è stata bloccata mentre tentava di continuare a picchiare il padre con una mazza metallica. Nel frattempo gli agenti hanno richiesto l'intervento del 118 e l'anziano è stato trasportato d'urgenza con l'ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale cittadino, dove è stato medicato per le lesioni patite. Il fatto è stato segnalato anche al pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Margherita Brunelli, che ha disposto l'arresto della donna. È accusata di lesioni, maltrattamenti e minacce aggravate.
Gli accertamenti
Gli agenti infatti hanno ricostruito una serie di episodi di maltrattamenti che si sarebbero verificati in passato. In base a quanto accertato dagli uomini della Squadra Volante le intimidazioni e le violenze da parte della figlia si sarebbero ripetute da tempo. L'anziano padre e la moglie, però, non avevano denunciato tutti i fatti accaduti e solo dopo l'ennesimo, ultimo, episodio, il padre della cinquantenne si è deciso a denunciare la propria figlia. Una scelta dura, difficile, ma necessaria, dettata dall'impossibilità di sostenere condizioni di vita ormai insopportabili. Le minacce, le percosse ed i soprusi verso entrambi i genitori sarebbero iniziati diversi anni fa. In base a quanto emerso, gli episodi si sarebbero verificati sempre dopo l'assunzione, da parte della figlia, di sostanze alcoliche. Dopo aver bevuto, la cinquantenne diventava irascibile e aggressiva, preda di scatti d'ira improvvisi e incontrollati.
L'incubo
Le violenze continue, un clima familiare diventato insostenibile senza alcuna prospettiva di miglioramento e la sofferenza psicologica fattasi ormai non più accettabile avevano condotto la madre della donna, una settantasettenne, a tentare due volte il suicidio. Tentativi che solo per circostanze fortuite e per il pronto intervento delle forze dell'ordine non avevano avuto un esito fatale. Il primo tentativo risale ad agosto dello scorso anno quando l'anziana si gettò dal balcone ma rimase infilzata, all'altezza di un fianco, in uno spuntone del balcone dell'appartamento sottostante. Fu soccorsa e trasportata con l'eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona. Dopo quell'estremo gesto, però, la situazione non migliorò, anzi. A distanza di un anno, a giugno scorso, l'anziana ha tentato nuovamente di farla finita cercando ancora una volta di gettarsi nel vuoto. Ad accorgersi del dramma che stava per consumarsi era stato un vicino di casa che aveva iniziato a parlarle cercando di dissuaderla. Mentre il vicino parlava con la 77enne era stato dato l'allarme e i soccorritori riuscirono a intervenire tempestivamente e a sventare il suicidio. Sempre nel mese scorso, nell'appartamento dove vive la famiglia erano intervenuti gli agenti della Volante perché la figlia si era impadronita di una somma rilevante di denaro contante che i genitori avevano riposto in un armadio della camera da letto.
L'interrogatorio
La cinquantenne ora è reclusa nella casa circondariale di Pesaro con le accuse di lesioni, maltrattamenti e minacce aggravate. Per domani dovrebbe essere fissata l'udienza di convalida dell'arresto della donna. Una vicenda, quella venuta alla luce, che ha generato profondo cordoglio, un dramma silenzioso che da anni ha logorato gli anziani genitori.
Benedetta Lombo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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