«Pass, nodi da sciogliere E se il titolare non c'è chi potrà controllare?»

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Venerdì 6 Agosto 2021, 05:04
IL COMMERCIO
MACERATA Sul Green pass non si torna indietro. Ma la confusione, le incertezze, i dubbi sono tanti nelle attività commerciali, soprattutto quelle legate ad alberghiero, ristorazione e bar nell'applicare da oggi una norma che entra in vigore nel cuore della stagione estiva quando i flussi turistici anche nella nostra provincia sono elevati.
Le associazioni
A farsene portavoce sono le associazioni di categoria che pure si sono date da fare in questi giorni di vigilia per cercare di venire incontro alle esigenze di queste categorie affiancandole nella partenza dell'obbligo di carta verde per accedere ad alcuni servizi e locali. «Direi che il quadro generale è segnato dalla confusione che sta generando la partenza del Green pass sottolinea Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali - perché purtroppo le indicazioni chiare che sarebbero dovute arrivare molto prima dal governo giungeranno solo sul filo di lana del via del 6 agosto. La sensazione è che ci vogliano ancora dei giorni per diradare questa confusione creatasi: noi come associazione stiamo cercando di dare indicazioni agli associati per quello che si riesce a sapere. Ma, ad esempio, non è affatto chiaro il passaggio sui clienti dentro gli alberghi, quelli che consumano colazioni e pasti nella struttura. Invece nei ristoranti al chiuso è oramai chiaro che è indispensabile il Green pass se si vuole consumare il pasto al chiuso, cosa invece non necessaria se si mangia all'aperto. Questa certificazione invece non è necessaria per quanto riguarda attività commerciali o negozi dove si può entrare senza bisogno di esibire il Green pass».
La documentazione
Confcommercio si sta muovendo anche in autonomia per far recapitare agli associati la documentazione di delega su chi deve poi controllare all'ingresso i clienti se muniti o meno di carta verde. «Si dovrà fare tutto attraverso l'app VerificaC19 messa a disposizione dal governo prosegue Polacco - e devo dire che diversi nostri associati in via sperimentale l'hanno fatto nei giorni scorsi per verificarne il funzionamento. Io stesso l'ho scaricata ed usata ed i riscontri sono positivi nel senso che è facile e rapida da utilizzare. L'interrogativo resta a chi spetta il compito. Sicuramente al proprietario della struttura, ma non potendo stare h24 nel ristorante abbiamo contattato il ministero per stilare una delega che il titolare dell'attività può dare ad un suo dipendente per svolgere questo controllo. Poi speriamo che a breve giungano le norme interpretative della norma generale che facciano definitiva chiarezza su tutto l'iter. Tutto all'ultimo momento con quello che comporta». Al momento, le sanzioni per chi trasgredisce possono andare da 400 a 1000 euro, sia per il cliente che per l'esercente: chi verifica dovrà quindi richiedere al cliente l'esibizione del Qr Code in formato digitale oppure cartaceo.
L'app
«La nuova app, sviluppata dal Ministero della salute per controllare la validità della certificazione afferma Maurizio Tritarelli, presidente Cna Macerata - non è complicata dal punto di vista tecnico. Non altrettanto, invece, possiamo dire per quanto riguarda le responsabilità del titolare dell'attività; dovrà essere lo stesso esercente, infatti, a verificare l'identità del cliente e la corrispondenza con il proprietario del Green Pass, oppure tutte le figure professionali opportunamente delegate dai titolari. La nostra principale preoccupazione è quella di evitare nuove chiusure; discutiamo dei metodi, facciamo scelte coraggiose, prendiamoci il tempo necessario ma facciamo di tutto affinché il sistema produttivo non sia costretto ad un nuovo stop». Cna che ha proposto di escludere dall'elenco delle attività in cui il pass è previsto sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni locali assimilabili, che si svolgono in spazi aperti. «Sto seguendo questa situazione del Green pass afferma Giuseppe Romano, neo presidente dell'Associazione commercianti centro storico- che però non mi appassiona. Piuttosto direi che, come commercianti, dobbiamo essere tutti favorevoli alla vaccinazione nel senso che se questa, come pare, sia l'unica strada per contenere quantomeno il covid e soprattutto evitare nuove chiusure delle attività e quindi accentuare la crisi economica legata alla pandemia, allora ben venga la vaccinazione e quindi il Green pass».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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