Marijuana tra libri e quaderni a 13 anni spaccia agli amichetti

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Domenica 17 Novembre 2019, 05:04
LO SBALLO
MACERATA La Squadra mobile di Macerata, nell'ambito dell'operazione Scuole sicure, ha denunciato per spaccio uno studente italiano di 13 anni. La droga era destinata agli altri alunni. Un blitz frutto del potenziamento dell'attività di vigilanza e controllo nei pressi degli istituti. «Nessuna tolleranza, sia per la droga sia per gli spacciatori», sottolinea il questore Antonio Pignataro. E questo, ovviamente, a prescindere dall'età di che vende droga.
L'impegno
«Non possiamo tollerare ed ammettere in alcun modo che circoli droga tra libri e quaderni - prosegue il questore -. I controlli della polizia nelle scuole di Macerata aprono scenari inquietanti sul fronte dello sballo tra i giovanissimi». Pignataro lancia un appello e propone ancora una volta le parole del capo della polizia Franco Gabrielli: «Il male peggiore della nostra società è l'indifferenza delle nostre comunità, che è la negazione dello spirito umano. Non dobbiamo girarci dall'altra parte, occorre che facciamo tutti le scelte di campo che siamo chiamati a fare altrimenti in quel momento, in quella scelta di indifferenza, in quel voltarsi dall'altra parte, una parte di noi muore e muore tutta la società».
L'operazione
La questura di Macerata con il coordinamento del procuratore capo Giovanni Giorgio, è impegnata quotidianamente al contrasto dello spaccio, continuando in maniera incessante nell'operazione Scuole sicure, che vede l'impiego, senza soluzione di continuità, degli agenti della Squadra mobile diretta dal commissario capo Maria Raffaella Abbate, in collaborazione con personale in divisa e unità cinofile. Un'attività, ribadisce il questore, «a difesa delle giovani generazioni e delle tante famiglie che soffrono nel vedere i propri figli destinati a cadere nel tunnel della droga». I controlli vengono effettuati nei pressi degli istituti scolastici: veri e propri pattugliamenti, come detto, con l'impiego di poliziotti in divisa e in borghese, sia prima dell'orario d'ingresso che all'uscita degli alunni. Il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti tra giovani avviene su due binari: prevenzione e repressione. Per questo motivo si organizzano incontri con gli studenti, anche con i più piccoli, considerando che l'età del consumo di droga si è notevolmente abbassata. Si registrano infatti consumatori anche di soli 10 anni.
La strategia
«Motivo per cui i nostri agenti - spiega il questore - si recano nelle scuole illustrando ai giovani quali sono le conseguenze dell'uso di sostanze stupefacenti, sia sulla salute che sulla vita nel senso ampio del termine, che ricomprende anche la libertà di movimento, di non poter più guidare uno scooter o un'auto quando si viene trovati in possesso di sostanze stupefacenti o quando si risulta positivi all'uso della cannabis, anche quella cosiddetta legale». L'attività investigativa poi viene svolta all'ingresso dei ragazzi nelle scuole, alla loro uscita ma anche durante le lezioni per evitare «sporadiche irruzioni o consegne di droga da parte di pusher ai ragazzini, che a loro volta, ormai arruolati, sono destinati a spacciare per avere le dosi gratuite». In particolare gli agenti della Squadra mobile, in perfetta sinergia con le autorità scolastiche, hanno svolto un attento monitoraggio in molteplici istituti dove, a seguito di laboriose indagini che hanno interessato studenti spacciatori, sono riusciti ad individuare un alunno di soli 13 anni che nascondeva 7 dosi di marijuana, pronte per essere spacciate ai propri compagni.
Le contestazioni
Ciascuna dose era confezionata in involucri termosaldati, ragion per cui il ragazzino è stato indagato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti con l'aggravante di aver commesso il fatto in un istituto scolastico. Un'operazione importante quella condotta dagli agenti della questura di Macerata.
Daniel Fermanelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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