Lo stop dei revisori dei conti bilancio rispedito al mittente

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Sabato 18 Maggio 2019, 05:04
IL CASO
MACERATA I revisori dei conti bocciano il bilancio consuntivo 2018 del Comune di Macerata. «Sulla base delle osservazioni e rilievi sopra evidenziati il Collegio esprime un giudizio negativo relativo al Rendiconto economico finanziario 2018 ed invita l'organo consiliare ad adottare i provvedimenti conseguenti»: le conclusioni portano la firma dell'organo di revisione composto dai dottori commercialisti Ugo Maria Fantini e Fabrizio De Iulis e dal ragioniere commercialista Alberto Luchini.
I contenziosi
A memoria, almeno negli ultimi anni, non si ricorda un giudizio negativo espresso dai revisori dei conti sul bilancio consuntivo ma è proverbialmente noto che una prima volta c'è sempre e che comunque si tratta di una dialettica voluta dal legislatore in sede di controlli degli atti amministrativi. Sono molte le sottolineature fatte dai revisori dei conti oltre a tabelle allegate di sicuro interesse sull'andamento degli incassi dalle varie imposte e dalle multe. L'elemento più appariscente è quello legato agli accantonamenti dai contenziosi: Il Comune ha fissato la quota in circa due milioni, i revisori dei conti dicono che per adeguarsi ai parametri della Corte dei Conti la cifra da indicare è di 3.5 milioni di euro. Il Comune di Macerata ha in piedi contenziosi per un valore complessivo di 12 milioni di euro, oltre 8 dei quali legati alla partita della Nuova Via Trento.
I costi
«Il collegio dei revisori si legge nell'atto - ha avviato una articolata revisione sull'intero contenzioso dell'Ente chiedendo informazioni e documentazione sia su come è gestito sia sui vari giudizi pendenti. L'Ente a seguito di richiesta del collegio dei revisori ha avviato una verifica sullo stato del contenzioso, interpellando i legali che assistono il comune anche sul possibile rischio derivante da un esito sfavorevole. La maggior parte dei legali ha fornito indicazioni succinte sull'andamento dei contenziosi, non esprimendo alcun giudizio sul possibile esito, mentre altri hanno ritenuto di rispondere affermando di non essere in grado di poter formulare giudizi e altri ancora riferivano un esito incerto. A questo collegio spetta la valutazione della congruità o meno del fondo contenzioso previsto dall'Ente, come peraltro più volte sottolineato dalla Corte dei conti».
Gli incarichi
I revisori si sono dedicati anche a un approfondimento dei criteri per assegnare gli incarichi professionali ed infine scrivono: «Il collegio dei revisori, invita l'Ente a verificare l'opportunità di istituire al proprio interno un ufficio legale evitando di ricorrere all'affidamento degli incarichi a professionisti esterni con conseguente sostenimento di oneri. Si invita, quindi, l'Ente a rivalutare tale scelta esplicitando, ai fini della chiarezza e trasparenza, quale, in termini di benefici e di vantaggi economici, la convenienza all'affidamento a professionisti esterni piuttosto che l'istituzione di un ufficio legale interno». Molto analitica anche la parte dedicata alle società partecipate, ai costi sostenuti per ripianare i disavanzi di alcune. Quanto all'Apm, il cui ultimo bilancio disponibile per i revisori è del 2017 chiuso in utile, l'organo rileva:
Le partecipate
«Va segnalata la necessità che i report sull'andamento dell'attività in corso di anno, sul rispetto degli obiettivi debbano essere prodotti almeno con una periodicità trimestrale, invece che una sola volta l'anno, riferiti al 30 giugno e per di più comunicati nel mese di settembre». Infine alcuni dati che pure evidenziano criticità anche economica. Le sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al codice della strada sono tornare a salire nel 2018 (un milione e 182mila euro circa) ma è diminuita la percentuale di riscossione scesa al 44%. Brutte notizie per le casse del Comune e perché evidenziano un territorio in difficoltà economica, anche sul fronte delle imposte: 400mila euro in meno rispetto al 2017 dai permessi a costruire fermatisi a quota 718mila euro, le entrate accertate nel 2018 per Tarsu, Tia e Tari sono diminuite di 272.521 eurorispetto al 2017, quelle per l'Imu diminuite di 620.140 euro e queste ultime per effetto del sisma.
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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