Le società sportive alzano la guardia

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Mercoledì 14 Ottobre 2020, 05:04
I TIMORI
MACERATA Un sospiro di sollievo ma anche il timore che possa non durare. Le associazioni sportive dilettantistiche così hanno accolto il nuovo Dpcm emanato dal governo che stoppa le attività sportive amatoriali mantenendo aperte invece quelle delle società di base strutturate a livello dilettantistico. «La nostra attività è divisa tra quella della squadra che milita in A3 nazionale e quella giovanile esordisce Gianluca Tittarelli, vice presidente della Pallavolo Macerata-. Nel primo caso abbiamo dei protocolli che rispettiamo. Diverso il discorso per l'ampia attività giovanile della nostra società. In quel caso noi gestiamo la palestra della scuola Fratelli Cervi dove da inizio settembre abbiamo iniziato i corsi per le giovanili con tutte le precauzioni e raccomandazioni del caso. Siamo in attesa di poter utilizzare anche la palestra della nuova Alighieri. Vogliamo fare attività e farla in modo responsabile: per questo chiedo anche il sostegno delle istituzioni e degli organi scolastici che anche loro mostrino responsabilità e collaborazione verso società che si mettono al servizio soprattutto dei più giovani».
I problemi
Chi ha meno problemi di tutti è il rugby, sport che si pratica all'aria aperta e quindi gode di questo vantaggio rispetto a chi va in palestra. «Sono d'accordo col Dpcm che divide l'attività dilettantistica da quella amatoriale sottolinea il presidente del Macerata Rugby, Rolando Mozzoni- e il nostro sport sin dall'inizio di questa emergenza si era dotato di un protocollo vidimato da Coni e Cts. Tanto che stiamo facendo test sierologici a tutti i nostri tesserati, dai più giovani agli old. Oltre 100 test fatti e nessuno è risultato positivo. Questo ci consente di andare avanti con ottimismo e cautela». Si gioca al chiuso invece la pallacanestro ma il Basket Macerata non si è fatto trovare impreparato da regole che sono in atto da settembre. «Già operavamo nel totale rispetto dei protocolli afferma il vice presidente, Vincenzo Paci- con distanziamento, i giocatori si cambiano sugli spalti visto che il pubblico non c'è, sanificazione delle docce. Questo vale dal minibasket sino alla prima squadra. Fino a che ci sono le condizioni speriamo di andare avanti, pur lavorando in modo più impegnativo e faticoso per stare dietro a tutte le nuove normative anti Covid».
Il club
La Maceratese è tra i club che più di altri si è mostrato favorevole a non interrompere l'attività sportiva, anche delle giovanili. «Noi come abbiamo iniziato a settembre continuiamo ora spiega il presidente Alberto Crocioni- con Allievi e Giovanissimi che inizieranno a giocare a fine mese mentre la Scuola calcio è slittata ai primi di novembre. Applichiamo i protocolli che ci sono stati dati: io credo che avendo iniziato si deve andare avanti o si deve fermare tutto a livello nazionale. Speriamo di partire, anche se siamo consci che se non cala il numero dei contagi il timore è quello che anche la nostra attività possa essere fermata».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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