Le mense scolastiche promosse da Cassetta Monteverde: «Un flop»

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Lunedì 20 Settembre 2021, 05:06
LA POLEMICA
MACERATA Primi giorni di scuola e primi bilanci sul funzionamento dei vari servizi, a partire dalle mense, finite spesso nel mirino delle polemiche dopo la riorganizzazione messa in campo dall'attuale amministrazione comunale di Macerata. Un nuovo piano che secondo la giunta guidata dal sindaco Parcaroli porterà una maggiore efficienza e sicurezza del servizio. L'ultimo investimento in questo senso è di 120mila euro, spesi per l'ammodernamento dei centri di cottura grazie all'acquisto di nuove attrezzature per tre cucine (Fratelli Cervi, via Panfilo e Mestica) consistente in due frigoriferi, due forni a vapore, due abbattitori, tre macchine sottovuoto, due brasiere, un piano cottura a sei fuochi e una lavastoviglie.
La posizione
A metterci la faccia su queste nuove scelte è stata fin da subito l'assessore all'istruzione Katiuscia Cassetta, che in questi primi giorni di scuola ha seguito da vicinissimo la situazione con diversi sopralluoghi. «Sono andata personalmente nelle mense e ho sentito tutti i vari pareri toccando la situazione con mano afferma Katiuscia Cassetta . Il nuovo sistema sta andando bene, tutti si stanno impegnando al massimo e da quello che ho potuto verificare i genitori sono soddisfatti della qualità. I primi due pasti serviti in due giorni sono stati a base di pollo e di pesce e sono piaciuti molto. La sicurezza degli alimenti sicuramente è migliorata grazie a una precisa catena del freddo, inoltre il sistema di cottura a bassa temperatura rende i cibi più appetitosi. Il cambiamento spaventa sempre, però bisogna comprendere che è stato fatto in maniera ragionata e investendo su più fronti. Credo che le famiglie inizino a capirlo».
L'organizzazione
Il nuovo anno scolastico ha portato anche nuove regole nelle mense scolastiche a causa del Covid. Al di là del sistema a turni per garantire il giusto distanziamento, si è tornati a poter sporzionare i pasti direttamente al tavolo. «Questo permette di servire cibo caldo a tutti, mentre l'anno scorso impiattando prima magari poteva arrivare qualche pasto un po' più freddo spiega ancora l'assessore . Chiaramente i problemi maggiori restano quelli legati alla pandemia, siamo costretti infatti a fare più turni, ma per ora procede tutto bene. In settimana partirà anche il servizio mensa per i più grandi, ovvero per i ragazzini delle medie, così avremo un quadro completo della situazione a pieno regime. Su questo fronte cercheremo di venire incontro alle esigenze delle famiglie, servendo sempre pasti di qualità. Al momento posso ritenermi più che soddisfatta, ho sentito anche i comitati mensa e i capocuochi e anche loro lo sono».
L'altra voce
Se da una parte l'amministrazione si ritiene contenta di questo nuovo sistema e dei primi giorni nelle mense, dall'altra c'è l'opposizione che è di tutt'altro parere. Lo testimoniano le parole di Stefania Monteverde, consigliere comunale del gruppo Macerata Bene Comune ed ex vicesindaco e assessore con delega alla scuola. «Si sta smantellando un servizio pubblico che funzionava, premiato e apprezzato da tutti commenta Monteverde -. Non è qualità scegliere i cibi abbattuti, precotti e trasportati ed è un danno sostituire il personale interno con appalti esterni a cui affidare operazioni delicate come lo scodellamento dei pasti ai bambini. Una scelta motivata solo dalla volontà di tagliare la spesa, come ha detto l'assessora Cassetta in consiglio comunale. Ma qui si taglia anche il lavoro, la qualità, il benessere e la cultura della città. Davvero un regresso che questa città non merita». Se la Cassetta ha ricevuto feedback positivi, all'opposizione sono arrivati commenti di altro genere. «Abbiamo ricevuto molte segnalazioni di genitori preoccupati per la centralizzazione dei punti cottura conferma l'ex assessore -. E le preoccupazioni sono state anche dichiarate pubblicamente dai genitori. Addirittura alla scuola delle Vergini la mensa dei bambini è stata allestita nella palestra perché i lavori non sono finiti, e in un'altra i bambini sono stati rimandati a casa senza pranzo. Se questo vuol dire che tutto funziona».
Riccardo Antonelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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