Le manutenzioni dimenticate ma si multa chi ripara i danni

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Mercoledì 27 Luglio 2016, 05:00
IL DEGRADOMACERATA Il paradosso dell'atto di sensibilità civica, compiuto dal consigliere comunale Ivano Tacconi, che ha tappato una buca in piazza della Libertà, e multato di vigili urbani ha scatenato un ridda di reazioni tra i cittadini che a fronte di una fiscalità lunare nei confronti di chi invece dà un esempio di attaccamento alla città, si trova dinanzi quotidianamente di fronte a spettacoli di abbandono, degrado e incuria che ormai non risparmiano nessun quartiere di Macerata Sono molte, percorrendo le vie della città, le zone che hanno bisogno di manutenzione, i giardini che necessitano di tagli dell'erba e di sistemazione delle panchine, i marciapiede cosparsi di buche, le scalette piene di erbacce, i muri coperti di scritte e manifesti abusivi. L'elenco è lungo.
Segni particolari: l'incuria
Partendo da quello che, da pochi giorni e fino alla fine di agosto, è il palcoscenico di Macerata, ovvero l'area circostante lo Sferisterio. Piazza Nazario Sauro presenta un asfalto colabrodo, con buche e crepe ovunque sulla pavimentazione. Il consigliere comunale Riccardo Sacchi, in proposito, ricorda un suo emendamento al bilancio presentato nel 2012 per chiedere, con 35 mila euro, di rifare tutto il manto stradale di piazza Nazario Sauro, fino al marciapiede di via Pannelli. «L'emendamento fu votato anche dalla maggioranza, dice, ma la situazione è rimasta la stessa». Sempre in zona, ancora più vicino allo Sferisterio, c'è da segnalare lo sporco sotto Porta Mercato, l'asfalto mal congiunto con i sampietrini, le vetrate laterali dell'Arena con gli infissi rovinati, e in alcuni casi, addirittura, imbrattate da scritte.
Spostandosi verso il parcheggio Sferisterio, sempre pieno di automobili, ci sono le scalette che, dal posteggio, conducono in via Severini, piene di erbacce che spuntano dal cemento e rendono difficile la percorribilità. Scalette che, tra l'altro, riportano l'indicazione per l'ospedale civile, dunque non proprio un buon biglietto da visita per chi parcheggia e deve andare a piedi in ospedale. Se si continua a parlare di scalette, ci sono quelle di via dei Catenati, la traversa che da corso della Repubblica porta in via Santa Maria della Porta, accanto all'ex cinema Corso e nei pressi del Giudice di Pace, che sono un ricettacolo di sporcizia e, per la maleducazione di alcuni passanti, sono diventate un orinatoio a cielo aperto, tanto che emanano un cattivo odore così forte che si sente a decine di metri di distanza, sia transitando con l'auto che a piedi.
I disagi nelle frazioni
Non va meglio nelle frazioni. Basti pensare all'annoso problema del Fosso Narducci di Sforzacosta, che versa in condizioni disastrose ed è ricettacolo di sporco, terreno fertile per animali di ogni tipo, dispensatore di cattivi odori. Spostandosi a Piediripa, nella zona di via Volturno, oltre alla situazione dei marciapiede che presentano i cornicioni di cemento distaccati dall'asfalto, e delle strade piene di buche, ci sono i giardini pubblici, con erba altissima che, in alcune zone, nasconde addirittura le panchine, con i giochi per i bambini che sono collocati su basi di gomma completamente distaccata dal terreno, pericolosa per chi ci si avvicina, e con gli stradelli che sono letteralmente crepati, senza alcun tipo di manutenzione.
Cambiando quartiere, spostandosi in periferia, le cose non sono molto migliori. Un'altra situazione di degrado si trova in viale Indipendenza, a Colleverde, dove nei giardinetti a ridosso della Croce Verde imperversano i ratti che, in mancanza di derattizzazione, proliferano nelle fogne sottostanti e vengono allo scoperto nell'area verde che, invece, sarebbe un posto di svago per i bambini e di relax per i tanti abitanti del quartiere, uno dei più popolosi della città. Tra l'altro, sempre negli stessi giardini, l'illuminazione pubblica non funziona da quasi un anno, cosa che rende il luogo per nulla sicuro e che impedisce a tante persone di poterlo frequentare. Uno degli ingressi della città, ovvero via Ghino Valenti, non è messa meglio di altre zone, tra le buche che rendono difficile la sua percorrenza, le sterpaglie che proliferano e sono talmente invasive che, a tratti, sono addirittura in mezzo alla strada.
Lo scempio di piazza Pizzarello
In zona piazza Pizzarello sono diverse le situazioni da vergogna. A partire, inevitabilmente, dalla costruzione che occupa l'ex foro boario, incompiuta, abbandonata a sé stessa e alle intemperie e che è un pugno in un occhio. Una realizzazione che, dopo tanti stop momentanei, è rimasta lì e che degrada notevolmente la zona, visto che nei dintorni ci sono tanti residenti e attività commerciali che vedono anche un calo di clientela dovuto alla situazione. Ci sono, poi, le vie attorno alla piazza, una tra tutte via Emanuele Filiberto, ridotta come un colabrodo, anche per il continuo passaggio dei pullman extraurbani. Non sono messe meglio via Pallotta e via Domenico Rossi, sempre nell'area sottostante la piazza e il terminal bus.
«Mentre Macerata si mette l'abito da sera per la stagione lirica e il sindaco cerca tutti i riflettori su di sé - commenta infine il capogruppo di Forza Italia Riccardo Sacchi - ci sono moltissime zone della città che sono abbandonate, preda dell'incuria, del degrado, delle mancate manutenzioni, dimenticate da chi dovrebbe prendersene cura».
Nicola Paciarelli
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