LA DOCCIA FREDDA
MACERATA Colpo di scena per il bando periferie. Dopo il cauto

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Venerdì 21 Settembre 2018, 05:04
LA DOCCIA FREDDA
MACERATA Colpo di scena per il bando periferie. Dopo il cauto ma pur sempre auspicato ottimismo di ieri, sottolineato anche dal sindaco di Macerata Romano Carancini, a seguito dell'incontro a Roma con il sottosegretario all'Economia Massimo Garavaglia, l'Anci si sfila e sospende le relazioni istituzionali con il Governo.
Relazioni interrotte
«Siamo costretti ad abbandonare la Conferenza unifica e la Stato-Città che si svolgerà nei prossimi giorni - ha spiegato in tal senso il presidente Anci, Antonio Decaro -, l'impegno preso con il presidente del Consiglio Conte consisteva nell'intraprendere un percorso che potesse consentire la restituzione ai Comuni di fondi pari a un miliardo e seicento milioni». L'obiettivo era trovare un'intesa «per sanare la presunta incostituzionalità di ottocento milioni previsti nell'articolo 1, comma 140 della precedente legge finanziaria», ha aggiunto Decaro. L'impasse poteva essere superato dopo il programmato faccia a faccia tra l'Anci e il Ministro dell'Economia Giovanni Tria: «Avremmo dovuto introdurre in un prossimo decreto le risorse e la procedura per riallocare i finanziamenti ai Comuni e per portare avanti tutti i progetti per le periferie, ma sugli ottocento milioni di euro il Governo dice ora di avere dei problemi di natura tecnica legati al provvedimento da portare alla conferenza unificata». Il punto all'ordine del giorno, quindi, «è stato cancellato».
La bagarre è iniziata con il provvedimento votato in Parlamento a inizio agosto, con ripercussioni anche in ambito locale. In difesa del Governo sono intervenuti i parlamentari maceratesi di Lega e Movimento 5 Stelle, mentre Carancini manifestava in Consiglio comunale la sua rabbia per il congelamento dei fondi che sarebbero stati destinati alla riqualificazione del Centro fiere di Villa Potenza. Fanno seguito le «buone sensazioni» di due giorni fa e la repentina «doccia fredda» di ieri.
La stoccata di Carancini
«Il punto è stato stralciato senza preavviso e giustamente l'Anci ha interrotto le relazioni - conferma intervenendo sulla questione Carancini -, per questo esprimo il mio sostegno a Decaro per la battaglia che sta combattendo con grande coraggio e senso istituzionale». Poi una stoccata al deputato Patassini, con cui non sono mancati gli scontri verbali sulla questione e che lunedì ha protestato imputando «poca trasparenza» alla Giunta Carancini sul caso fonte di Pozzo del Mercato: «Sarebbe opportuno che evitasse le sceneggiate - ha detto -, impegnarsi per la riqualificazione del Centro fiere significa farlo nel rispetto del mandato che gli ha conferito il Maceratese». Carancini conserva ottimismo, infine, ma non retrocede dalla posizione presa: «Confido che il Governo ritorni sui suoi passi e che ci restituisca i soldi che ci sono sostanzialmente rubati attraverso quello che il presidente Decaro ha definito un furto con destrezza».
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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