LA CRISI
MACERATA Cerimonie drasticamente ridotte, un comparto importante messo

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Giovedì 25 Febbraio 2021, 05:05
LA CRISI
MACERATA Cerimonie drasticamente ridotte, un comparto importante messo addirittura in forse a causa di uno dei tanti effetti collaterali della pandemia sull'economia locale. Tra i proprietari delle strutture che ospitano matrimoni ed eventi regna la massima incertezza e c'è chi vede nero. Le eleganti sale animate da persone in abito lungo e da vassoi stracolmi di prelibatezze sono ormai, per molti, un ricordo. L'emergenza sanitaria ha messo in grave crisi il settore e ad aggravare la situazione è la scarsa considerazione lamentata dagli operatori. C'è incertezza sul futuro, anche se non manca qualche voce fuori dal coro che crede e punta sulla ripartenza in primavera.
La domanda
«Viviamo giorno per giorno, le coppie chiamano per sapere: cosa facciamo, come ci organizziamo? - ha detto Marco Rossi di Villa del Cerro, a Cingoli Viviamo, purtroppo, come in mezzo a un guado. Non sappiamo cosa possiamo fare, quale rimedio trovare. Certo è, comunque, che la gente ha voglia di uscire di casa, di muoversi, di organizzare. Le coppie hanno voglia di sposarsi. Molte hanno spostato l'evento al 2022, qualcuno è rimasto al 2021. Ma non sappiamo come muoverci. E anche fare la spesa settimanale è diventato un problema, una incognita. Ed è assurdo».
L'incertezza
«Siamo considerati l'ultima ruota del carro ha detto Rossano Orso, proprietario dello storico locale che dal 1977 ospita banchetti e cerimonia a Civitanova . Noi non facciamo ristorazione giornaliera, non ragioniamo con quattro tavoli. Noi facciamo eventi. La situazione è un disastro, aspettiamo, ma non penso che le cose miglioreranno. Le coppie hanno paura, c'è chi ha già spostato il matrimonio tre o quattro volte. Anche loro, ovviamente, come noi, non sanno come organizzarsi. Cambia tutto da oggi a domani. Peggio ancora se uno dei due sposi ha origini da fuori regione. Il ristoro che mi hanno dato corrisponde al 4% di quello che mi serviva ha continuato Rossano Orso e nel 2020 il fatturato ha registrato un -79%. In sei mesi si sta distruggendo quello che abbiamo costruito in oltre quarant'anni. Inutile che mi dicano di adeguarmi, di rivedere il lavoro, eventualmente con l'asporto. A che serve incassare 1.500 euro al mese a fronte di 40 mila euro di spese fisse mensili? E le istituzioni non aiutano affatto. Le problematiche maggiori riguardano noi che lavoriamo con i grandi numeri, con costi fissi alti. Ma siamo considerati nulla. Spero di poter avere il prima possibile un incontro con il presidente Francesco Acquaroli. Del nostro settore non si parla mai».
«La gente chiama, chiede, la location piace. Ma poi non sanno come fare per organizzarsi ha detto Giuseppe Giustozzi, proprietario dello storico gruppo di strutture per eventi e cerimonie . E nemmeno noi siamo in grado di dare risposte, nemmeno noi sappiamo cosa fare. È un disastro, siamo fermi da un anno praticamente. C'è tanta richiesta di date, molte sono già state fermate. Ma poi non sappiamo come effettivamente andrà a finire, se andranno comunque a buon fine». Tra tanta incertezza e poca fiducia nel futuro, lancia un messaggio di speranza Riccardo Castellani, proprietario di Villa Castellani a Mogliano.
Il rilancio
«Domani (oggi per chi legge, ndr) avremo un incontro a livello regionale con le varie associazioni di categoria che ci spiegheranno i piani di riaperture e di rilancio ha detto Riccardo Castellani . La speranza è di ricominciare per marzo, aprile. Siamo fiduciosi. Per quello che è stato possibile fare, lo scorso anno le cose hanno funzionato bene. Anche quella volta tante coppie avevano rimandato più per un discorso emotivo, di paura, che per altro. È giusto dare un messaggio di speranza. Noi con le nostre strutture abbiamo a disposizione più del doppio degli spazi rispetto ai ristoranti normali. A chi sa lavorare in sicurezza, nel rispetto delle regole, è giusto che venga data la possibilità di lavorare. E, in questo senso, ben vengano i controlli».
Chiara Marinelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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