L'UDIENZA
MACERATA Omicidio di Pamela Mastropietro. Tra due settimane il giudice

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Mercoledì 9 Ottobre 2019, 05:04
L'UDIENZA
MACERATA Omicidio di Pamela Mastropietro. Tra due settimane il giudice deciderà se archiviare o disporre nuove indagini nei confronti degli iniziali coindagati di Innocent Oseghale, Desmond Lucky e Lucky Awelima. Ieri mattina si è svolta dinanzi al giudice per le indagini preliminari Giovanni Maria Manzoni in tribunale a Macerata l'udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dal procuratore Giovanni Giorgio.
La procura
Secondo la procura infatti - ieri in aula era presente il sostituto Claudio Rastrelli non sarebbero emersi elementi a carico dei due extracomunitari tali da poter sostenere che i due possano aver partecipato all'omicidio della diciottenne romana fuggita dalla Pars il 29 gennaio del 2018 e fatta a pezzi il giorno successivo nell'appartamento di via Spalato in cui Innocent Oseghale viveva con la compagna (assente in quei giorni da casa). Per i familiari di Pamela ieri in aula erano presenti sia lo zio e avvocato Marco Valerio Verni che la sorella Alessandra, la mamma di Pamela c'è da fare luce sulla posizione di Desmond Lucky. «Sul suo conto ha detto ieri l'avvocato Marco Valerio Verni ci sono dei dubbi in base a quanto emerso nel corso del processo a carico di Oseghale. Noi non sappiamo se Desmond abbia partecipato o meno, ma vogliamo che venga fugato ogni dubbio per poter essere tutti più sereni. Se Oseghale e i testimoni hanno detto il falso è giusto che vengano indagati per calunnia. Di sicuro Innocent Oseghale a nostro avviso non può aver fatto tutto da solo».
La tesi
Il legale di Desmond Lucky, l'avvocato Gianfranco Borgani, anche lui presente ieri in aula in tribunale a Macerata, ha confutato ogni osservazione evidenziando invece che nelle intercettazioni in carcere sia il suo assistito sia Awelima parlano in terza persona dell'omicidio di Pamela Mastropietro, «come qualcosa fatto da altri». Il giudice scioglierà la riserva non prima di dodici giorni. Un paio di settimane. Nel frattempo la procura ha presentato un ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione contro la sentenza di Appello che ha riformato le condanne di primo grado nel processo per spaccio di stupefacenti, ridimensionando le pene, da otto anni (Awelima) e sei anni (Desmond) a quattro anni e otto mesi per entrambi.
b. lom.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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