«Il nuovo megastore? Ok purché richiami nuovi utenti e attività»

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Sabato 23 Ottobre 2021, 05:06
IL DIBATTITO
MACERATA Presentare a Civitanova un progetto da realizzarsi a Macerata ed esordire dicendo che ci sarebbero già gruppi economici che si sposterebbero dai centri vicini nella nuova struttura fa forse parte delle libertà di espressione, ma di sicuro nel capoluogo ha fatto discutere. Se ne fa interprete il primo cittadino Sandro Parcaroli che fa una puntualizzazione preliminare: «La concorrenza è sicuramente il motore del commercio, è assolutamente normale che ci sia ma non accetto che si dicano cose del tipo di quelle sentite l'altro giorno e cioé che i negozi si spostano dal Valdichienti e dal Corridomnia. Gli investimenti vanno tutelati, ma devono essere commercialmente attrattivi e portare un beneficio a tutti, voglio dire che spero possano arrivare negozi nuovi che portano utenti anche da altri territori, persone che possono essere invogliate a visitare anche, per esempio, il centro storico. Poi sono contento se è vero che il nuovo centro commerciale porterà 500 nuovi addetti, ben vengano, ma io penso anche per esempio ai 50/60 che lavorano nel nuovo punto Conad aperto di recente al Valdichienti. Giusto l'altroieri al teatro Lauro Rossi, dove era in programma la consegna delle onorificenze al merito della Repubblica, ho detto al sindaco di Corridonia che dobbiamo realizzare lo svincolo di San Claudio a servizio di quell'area».
Il merito della questione nell'analisi del sindaco Sandro Parcaroli: «La proposta ci è stata presentata l'altra sera, è una pratica tanto importante quanto voluminosa che va letta con attenzione e valutata. Bisogna cioè capire se la variante in questione contiene soltanto elementi di adeguamento nel campo della grande distribuzione rispetto alle approvazioni che ci sono già state a cura delle precedenti amministrazioni o se, viceversa, contiene novità sostanziali relativamente ai profili urbanistici. Se non ci sono sostanziali novità, ma appunto soltanto adeguamenti alle norme, la pratica non passerà neanche per il Consiglio comunale ma necessiterà soltanto di una delibera di giunta che indirizzerà il tutto alla Provincia per la definizione della Vas, anche in questo caso in Provincia la pratica era già stata esaminata».
Gli aspetti
Al di là degli aspetti formali e delle contestate dichiarazioni di alcuni nel corso della conferenza stampa di presentazione, ecco cosa il primo cittadino pensa dell'operazione e dei risvolti per Macerata: «Si parla - dice Parcaroli - di un investimento di sessanta milioni, l'iter era partito con la giunta Meschini, mi pare ci siano stati tanti anni fa come contropartita il versamento di 300mila euro a titolo di oneri e la cessione al Comune della ex chiesa di san Rocco in vicolo Costa. Se la procedura è in regola e ci sono tutte le autorizzazioni, non posso certo io bloccare tutto ed esporre il Comune al rischio di risarcimento dei danni multimilionari come sta accadendo con via Trento. Il nuovo centro commerciale è una carta che ha i suoi pro ed i suoi contro».
La carta
«Non c'è nessuna volontà da parte nostra - spiega Parcaroli - di affossare quel centro, la giunta sta lavorando per una riqualificazione commerciale dell'intera città, dal centro storico alle periferie. Vero è che l'apertura di nuovi negozi potrebbe danneggiare il centro storico ma, ripeto, si tratta di fare in modo che la commercializzazione degli spazi avvenga in modo di andare a pescare nuove proposte che risultino attrattive ed aumenti il numero delle persone che fanno riferimento per la spesa all'offerta del capoluogo. No invece ad azioni contro il vicino, le dichiarazioni che ho letto ieri a me non passerebbero nemmeno per l'anticamera del cervello». Parcaroli è tranquillo relativamente all'impatto del nuovo centro commerciale sulla viabilità: «Oggi l'imbuto è la rotatoria all'altezza di Torquati che è troppo grande: la strada verso Macerata sarà a quattro corsie, c'è il progetto di raddoppio del ponte e ci sarà una strada di collegamento all'altezza dell'ex centro dati di Banca Marche».
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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