IL MARE
CIVITANOVA Primo assaggio d'estate. Non c'è stata, però, un'invasione

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Mercoledì 3 Giugno 2020, 05:04
IL MARE
CIVITANOVA Primo assaggio d'estate. Non c'è stata, però, un'invasione sulle spiagge civitanovesi. Utenza molto disciplinata negli stabilimenti balneari che ha seguito le indicazioni dei titolari e del personale. Chi ha scelto la spiaggia libera, invece, si è dovuto affidare al fai da te: nessun cartello esplicativo su comportamenti e distanze da tenere, chiusi i bagni pubblici (di fianco ad Attilio, tra Galileo e Federico e sul lungomare sud). Quello aperto sul lungomare nord (tra Ippocampo ed Aloha), inoltre, era meglio che fosse rimasto chiuso in quanto poteva diventare pericoloso ricettacolo essendo sprovvisto di sapone o gel per lavarsi. Senza pensare alla sanificazione. Aperte, invece, le docce esterne.
Le distanze
Per le spiagge libere, insomma, tanto lavoro ancora da fare. Ieri controlli non necessari, ben distanziata (e non numerosa) la gente nei tratti liberi. Comunque la Festa della Repubblica è stata la prima occasione per poter prendere la tintarella dopo il lockdown. Il maltempo aveva infatti tolto la possibilità di bagni ed abbronzatura lo scorso fine settimana. Il prossimo, tempo permettendo, sarà il primo con gli attesi arrivi dall'Umbria. Ieri presenze locali e dall'entroterra. Come detto, nessun assalto alle spiagge, per lo meno nulla di paragonabile ad una domenica di sole dei passati mesi di giugno. Però il litorale è tornato a vivere e a colorarsi. Per gli operatori balneari, è stato anche un primo giorno d'esame con le norme anticovid. Ed è filato tutto liscio.
Le norme
Del resto, come aveva già ricordato il vicepresidente Abat per la provincia di Macerata, Marco Scarpetta, tutte le norme possono essere riassunte in tre regole chiave da rispettare: distanziamento tra le persone, in spiaggia come in ogni luogo; mascherina quando si usano i servizi e si entra nello stabilimento; igiene continua delle mani. E negli chalet civitanovesi, la mascherina davanti al bancone era assolutamente preponderante, tanto che, come spesso sottolineato nei social, per le donne l'accessorio costituisce il trikini dell'estate 2020. Di inizio incoraggiante parla Gianni Lorenzetti, stabilimento La Bussola sul lungomare nord. A lui il compito di illustrare le novità che il bagnante si troverà di fronte.
Le regole
«Innanzitutto gli ingressi e le uscite separate spiega noi qui abbiamo scelto anche di istituire un vero e proprio check-in. Abbiamo stampato i modelli di autocertificazione che facciamo firmare per ogni ombrellone, una sola volta per gli stagionali e ogni volta per quelli giornalieri. Si firma per dire che non si ha avuto sintomi negli ultimi 14 giorni e si firma assumendosi la responsabilità per i minori che staranno sotto l'ombrellone. Poi ci sono i percorsi separati per entrare e uscire dal bagno, noi abbiamo fatto una rotatoria usando un'aiuola di fronte all'ingresso. Idem per le docce. Per il pranzo, vale la prenotazione. Altra novità, il cliente troverà il proprio nome su ogni sdraio o lettino. Non possono esserci usi promiscui. Il giornaliero sarà sanificato ad ogni cambio. Ma la pulizia riguarda tutte le attrezzature. Noi usiamo il vaporizzatore ogni mattina alle 5. Infine abbiamo puntato molto sulla formazione. Oggi io e tutti i dipendenti abbiamo investito molto sulla comunicazione spiegando la normativa e togliendo ogni dubbio». Le noti dolenti arrivano dai clienti che hanno perso la prima fila (ridotto il numero). «Ho cercato di accontentare tutti ma il vero problema è che ho dovuto rifiutare 46 richieste di nuovi clienti. E come me, molti clienti. Cerchiamo, però, di migliorare il servizio. Ad esempio, pensiamo al giornale sotto l'ombrellone, con costo aggiunto a fine stagione. Oppure all'ombrellone di cortesia, nel caso il cliente abbia parenti o amici in un dato giorno, istituirò un'area dove di mattina ci saranno gli ombrelloni delle colonie e nel pomeriggio e ad agosto quelli per gli ospiti in più del cliente».
Emanuele Pagnanini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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