Il centro storico non riparte «Torniamo alle fasce orarie»

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Venerdì 21 Settembre 2018, 05:04
L'EMERGENZA
MACERATA Riparte la scuola, riprende a pieno regime l'attività lavorativa. Ciò che non riprende è il centro storico. Anzi, in questo caso, si segnalano passi indietro, con diversi negozi che hanno chiuso nelle vie del centro spostandosi a piazza Mazzini o in corso Cavour. Altri che minacciano di farlo entro la fine dell'anno se la situazione resterà quella attuale. Il tema dell'attrattività del centro storico, per commercianti e cittadini, resta aperta e irrisolta su tavolo. E, al momento, non si vedono soluzioni all'orizzonte.
Il bus navetta
L'esperimento del doppio bus navetta che parte dai giardini Diaz e arriva in piazza della Libertà non decolla: pullman semivuoti, un giro eccessivamente lungo ne frena la fruibilità. Anche il tema dei grandi contenitori chiusi, come la sede di Banca d'Italia o l'ex Upim per citare i più noti, non è più all'ordine del giorno. La stessa Provincia, che pure si è spesa nel ristrutturare completamente Palazzo degli Studi divenuto un gioiello della città, fatica ad affittare i locali chiusi nella galleria nonostante abbia abbattuto il costo degli affitti. E' calato il numero di persone che frequenta questa parte del capoluogo e, di conseguenza, anche gli affari per chi ha negozi in città.
La risorsa studenti
A tenere in vita un malato grave che non ha ancora trovato il giusto medico restano gli studenti universitari che riempiono le vie del centro sostituendosi ai maceratesi ed a chi da fuori una volta raggiungeva il capoluogo. Ma ciò non può bastare per far fronte all'affanno in cui vive il cuore di Macerata. Del resto, sulla scarsa attrattività del centro città, il pensiero è comune in diversi commercianti che da anni lavorano dentro le mura urbane e che chiedono interventi da elettrochoc per invertire la decadenza di questa parte preziosa di Macerata. «Riaprire subito alle auto non è più rinviabile se non si vuol far morire il centro afferma Milena Ibro negoziante di corso Repubblica-. Diversi colleghi hanno chiuso, qualcuno si sposta, ma siamo sempre gli stessi. Il centro è stato svuotato di servizi, scuole, uffici e questi sono i risultati. La chiusura con la pedonalizzazione ha dato il colpo di grazia. Bisogna incentivare con altre politiche il ritorno di attività commerciali e residenti in centro. Vista la situazione io dico apertura totale alle auto per tentare l'ultima carta disponibile a rivitalizzare il centro».
Le chiusure annunciate
Tra coloro che stanno seriamente pensando di chiudere la propria attività a fine anno c'è La Concorrente, storico negozio del centro. «A dicembre vado via ci dice il titolare Massimo Zeppa- perché continuare così non si può. Gli incassi sono crollati da quando è stata attuata questa ztl. Per carità il parcheggio Centro Storico è anche comodo: in pochi minuti si sta in città. Ma i maceratesi non si sono abituati e preferiscono non venire qui. Non dimentichiamoci che Macerata è in salita e non per tutti è comoda. Devo dire che per cercare di cambiare la situazione ci sarebbe da tornare a come era prima di questa pedonalizzazione. Cioè con due finestre, mattina e sera, in cui le auto possono salire in centro. Ricordo che in quel periodo non riuscivamo a stare dietro ai tanti clienti che acquistavano cibo da noi. Ora il deserto». Anche alla Casa del Parmigiano di via Garibaldi il titolare segnala un vistoso calo di presenze e acquisti nel suo negozio. «Qui hanno chiuso anche la piazzetta di San Giorgio afferma Luigi Bianchi- luogo dove si poteva fare una sosta veloce per gli acquisti. Certo, si è persa l'occasione di fare un parcheggio a Rampa Zara ed ora non saprei proprio come poter rovesciare questa situazione. Che mi fa venire poca voglia di fare qualcosa ancora. Forse sarebbe necessario che l'amministrazione affidasse ad una persona esperta la risoluzione delle problematiche del centro storico. Visto che le scelte finora adottate non hanno prodotto risultati positivi».
Elasticità negli ingressi
Ribatte su una maggiore elasticità negli ingressi delle auto anche Francesca Cappelletti del Bazar 48. «La situazione è drammatica, alcuni negozi hanno chiuso e presto altri lo faranno ci dice una delle titolari-. Per arrestare questa moria di attività sarebbe subito da tornare almeno a come era prima della pedonalizzazione, con due finestre di ingresso per le auto. Poi cercare di invogliare marchi qualificati ad investire su Macerata. Infine velocizzare i lavori post sisma per far rientrare residenti». Mauro Giustozzi
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