Il centro sociale nell'ex asilo «Tutti via, lì si fa solo politica»

3 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Maggio 2018, 05:04
LO SCONTRO
MACERATA «Il Csa Sisma fa politica e non può assolutamente avere a disposizione una sede di proprietà comunale per fare questo tipo di attività, altrimenti tutti noi che facciamo politica dovremmo essere autorizzati ad avere sedi comunali. Se la nostra mozione non passerà, siamo pronti a fare una manifestazione pubblica per chiedere che il sisma venga mandato via e che quegli spazi tornino ad essere una scuola o, comunque, che vengano messi a disposizione di tutti i cittadini. Comunque, non ci fermiamo qui».
La richiesta
Deborah Pantana, consigliere comunale di Forza Italia, è pronta a dare battaglia, non solo nell'aula consiliare, sulla sua richiesta di togliere dalla disponibilità del Collettivo Csa Sisma l'immobile di via Alfieri, l'ex scuola materna, da circa vent'anni sede del centro sociale. Ieri, in consiglio comunale, non si è riusciti a discutere la mozione della Pantana, firmata anche da Anna Menghi e Francesco Luciani. Mozione che «impegna l'amministrazione a revocare il contratto di comodato gratuito dello stabile di via Alfieri al Collettivo Csa Sisma di Macerata, in quanto tale associazione non appare come una semplice aggregazione giovanile di valenza sociale e apartitica, ma un'organizzazione politica. In modo tale si legge nella parte impegnativa del documento che l'area venga sistemata per ripristinare l'uso che se ne faceva in passato, ovvero un asilo pubblico dove i bambini possano giocare».
L'accusa
Come detto, però, ieri c'è stato un nulla di fatto, non essendoci stato il tempo di discutere, così Pantana ha anticipato la sua posizione. «Il Csa Sisma organizza tutte le manifestazioni portando politici di sinistra a Macerata, esclusivamente manifestazioni politiche, dunque non si tratta di un'associazione di valenza sociale o culturale. Tra l'altro, è molto grave che tale associazione non si sia dissociata dai fatti accaduti il 25 Aprile, anche perché sono stati proprio loro ad autorizzare Antifa a mettere il fantoccio in piazza Cesare Battisti, visto che erano stati loro a chiedere l'occupazione del suolo pubblico, che poi hanno ceduto». Pantana, dunque, intreccia anche quanto accaduto in occasione del 25 Aprile con la gestione del centro sociale. La candidata sindaco di Forza Italia continua: «Loro dicono di essere un'associazione come tante altre, ma fanno chiaramente politica e questa è una cosa intollerabile. Il centrodestra non autorizzerebbe mai una formazione del genere, ad utilizzare spazi comunali per questi scopi. Ricordo, infatti, che la prima a togliere la sede al Csa Sisma fu il sindaco Anna Menghi. È intollerabile una situazione del genere. Basti pensare che quando alcuni anni fa venne a Macerata il leader della Lega, Matteo Salvini, proprio quelli del Csa Sisma, tirarono di tutto contro i rappresentanti della Lega, con una consigliera comunale di sinistra che teneva in mano un megafono e incitava. Se questi vogliono continuare a fare politica lo facciano altrove, così come facciamo tutti noi. E l'amministrazione non mi venga a dire che non gli si può togliere l'immobile».
La difesa
L'assessore al Patrimonio, Narciso Ricotta, infatti, pur non volendo anticipare la posizione dell'amministrazione su questa mozione di Pantana, si è limitato a dire che «non c'è alcun tipo di violazione del contratto che possa spingere l'amministrazione a revocare il contratto di comodato». Su questo, però, Pantana insiste: «Ci sono, eccome, i termini per annullare la convenzione, si può fare. Forse l'amministrazione non si rende conto del danno che Csa Sisma fa a Macerata. Basta guardare anche quanto accaduto il 25 Aprile».
La proposta
«Vogliamo che quello stabile, che è di proprietà pubblica e che fino agli anni Novanta ospitava un asilo - continua Pantana - torni ad essere quello che era: un luogo per la crescita e lo svago dei bambini. Se non si potesse fare questo tipo di operazione, chiediamo che, per lo meno, l'amministrazione, dopo aver annullato il contratto di comodato d'uso dall'immobile di via Alfieri, lo riqualifichi per farne un luogo a disposizione di tutti i cittadini e non solo, come avviene ora, di un'associazione che non fa altro che fare politica, oltretutto per una parte ben precisa. Voglio ribadirlo: se non ci staranno a sentire e se bocceranno questa mozione, siamo pronti a scendere in piazza e fare una manifestazione pubblica per chiedere a gran voce che quella struttura venga restituita all'uso pubblico». Posizione chiara e dura, dunque, da parte di Pantana, in attesa che la sua mozione venga discussa dal Consiglio comunale.
Nicola Paciarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA