«Giusto vaccinare tutti ma ora stop alla Dad e trasporti adeguati»

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Giovedì 5 Agosto 2021, 05:04
LA RIPARTENZA
MACERATA Sono 5.228 i componenti del personale scolastico della provincia di Macerata vaccinato con la seconda dose al 30 luglio contro il Coronavirus. Ammontano a poco meno di trecento invece le persone che devono completare il ciclo vaccinale su un totale di 5.524 unità. Un dato incoraggiante per il territorio, raggiunto già prima dell'entrata in vigore dell'obbligo del green pass per docenti e personale Ata previsto da venerdì 6 agosto. Numeri pressoché in linea con quelli complessivi regionali che alla fine dello scorso mese riportavano a oltre l'87% del personale scolastico vaccinato con la seconda dose, 31.615, su un target stimato dalla Regione di 36.012 persone (ancora più alta la percentuale di chi ha effettuato una sola dose, 95%, ovvero 34.481 persone sul target). Superare la didattica a distanza e garantire la sicurezza di tutti sono le priorità che emergono proprio dai commenti raccolti tra dirigenti scolastici e docenti della provincia. Mette l'accento sul senso di responsabilità espresso dal mondo della scuola già prima del Green pass Stefania Monteverde, insegnante al liceo Scientifico Galilei di Macerata, consigliere comunale e già vicesindaco del capoluogo di provincia: «La priorità è tornare liberi e senza paura - dice -, il vaccino e il Green pass obbligatorio per ora sono gli unici strumenti che ci consentono di tornare a scuola. Quasi il 90% del personale della scuola è vaccinato pur non avendone ancora l'obbligo, con fiducia in quella scienza che studiamo sui banchi».
Le conseguenze
«Abbiamo già visto i danni della Dad sulla formazione dei giovani - prosegue Monteverde -: il Green pass obbligatorio è ora un gesto di quella responsabilità civile che insegniamo a scuola. Mi chiedo: un genitore può accettare che gli insegnanti dei propri figli non siano vaccinati per scelta mettendo a rischio la salute di tutti?». Per Monteverde, comunque, il dibattito sulla riapertura della scuola non può limitarsi al Green pass ma deve toccare il sovraffollamento delle classi e avere uno sguardo più ampio sulla nuova edilizia scolastica dopo il sisma. Punta sull'efficacia del provvedimento il preside del Liceo Leopardi di Recanati e dell'Iis Bonifazi di Civitanova Marche Claudio Bernacchia: «Prima di parlare di uno strumento giusto o meno dobbiamo chiederci proprio questo - afferma -, credo altresì che nelle mie scuole il personale e i docenti siano quasi tutti vaccinati o comunque nella stragrande maggioranza. Non possiamo permetterci un nuovo anno scolastico al pari degli ultimi due che abbiamo passato: se questa strada ci permetterà di avere continuità nella presenza e di ritrovare quella socialità essenziale nel mondo della scuola dobbiamo metterci una mano sulla coscienza e andare avanti perché ne vale la pena». A Cingoli l'Istituto Alberghiero Varnelli si sta preparando a ripartire per l'inizio dell'anno scolastico con tutti i ragazzi in classe: «Stiamo lavorando su questo al fine di avere fin dal primo giorno tutti gli studenti in presenza per garantire ai ragazzi, ai docenti e a tutto il personale la massima sicurezza e un percorso didattico regolare - commenta la dirigente scolastica Antonella Canova , un giudizio sull'obbligo del Green pass per i professori non è di nostra competenza, noi dobbiamo applicare le disposizioni che ci vengono date e non entrare nel merito».
L'appello
A scuola è comunque già giunto l'invito a vaccinarsi per i docenti e il personale: «Non possiamo - conclude Canova - aprire l'anno scolastico ancora con la Dad: la nostra scuola è anche agevolata dal fatto che gli studenti (in tutto 38 classi) possono contare su ben cinque plessi e ciò ci permette una vasta dislocazione senza ricorrere ai doppi turni o ad entrate in orari diversi. Mi auguro solo che venga affrontato il discorso trasporti in modo adeguato».
Leonardo Massaccesi
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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