Emergenza Covid Aiuti economici per 385 famiglie

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Venerdì 14 Gennaio 2022, 05:05
IL SOCIALE
MACERATA Aiuti da destinare a famiglie e imprese che sono state più colpite dal Covid ma anche una serie di progetti destinati alla terza e quarta età, a quella popolazione anziana spesso isolata che ha bisogno di sostegno economico o quello di operatori assistenziali, che rappresenta una nutrita fetta di residenti nel capoluogo. Si muove ad ampio raggio l'azione di Francesca D'Alessandro, vice sindaco e assessore alle politiche sociali, in questo lungo periodo segnato dal Covid che non accenna a diminuire per tutte le problematiche connesse che si porta dietro. Ad iniziare da un'emergenza economica che è tutt'altro che terminata.
Gli stanziamenti
«Ammonta a 172 mila euro il fondo governativo di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie che versano in condizioni di disagio causa Covid ricorda la D'Alessandro - e sono finora arrivate 584 domande di cui 385 sono state soddisfatte e liquidate con i buoni spesa previsti: considerato che comunque c'è tempo fino al 31 marzo per poter accedere a questi benefici stiamo procedendo a buon ritmo. È previsto anche un supporto economico legato al pagamento di bollette, canoni e affitti per chi è in difficoltà e di questi ne abbiamo liquidati 25. Complessivamente abbiamo sinora erogato 115 mila 770 euro di contributi». Anche il progetto il Cuore grande di Macerata ha visto distribuire complessivamente 58 mila 337 euro che sono andati ad una platea di 124 persone, di cui oltre venti sono state le richieste arrivate da commercianti della città, un dato che deve far riflettere sulle difficoltà che questo comparto sta pagando al Covid. L'età media di chi ne ha fatto richiesta e si è visto poi erogare il sostegno si attesta sui 45 anni con prevalenza di famiglie con figli. «Anche il Fondo di sostegno alla locazione ha fatto registrare un'impennata di richieste giunte al Comune rispetto agli anni pre Covid. Le domande ammissibili per beneficiare di erogazioni legate alla legge 431 rileva l'assessore alle politiche sociali - sono 528 di cui 427 in fascia A (con Isee fino a 5983,64 euro) e 101 in fascia B (con Isee fino a 11967,28 euro). La somma da erogare è di 206.147,33 euro: entro fine gennaio prenderemo le integrazioni ed a febbraio ci sarà la liquidazione». Diverse anche le iniziative che sono state attivate a favore delle persone più fragili, in particolari gli anziani che vivono da soli, non sono autosufficienti o versano in condizioni economiche di difficoltà. «La terza e la quarta età di popolazione residente che è in aumento rappresenta una fascia che ha visto acuirsi di molto le difficoltà con l'arrivo della pandemia da Covid 19 ribadisce la vice sindaca D'Alessandro - con servizi che necessariamente debbono non solo essere mantenuti ma anche potenziati. E che spesso non sono conosciuti dagli stessi anziani e dalle loro famiglie. Allora voglio ricordare che il Comune profonde molte energie nell'ambito della domiciliarità dei servizi a beneficio di questi cittadini: è intuibile come l'anziano fragile che può restare all'interno della sua casa trae vantaggi da questa situazione».
Il servizio
«Per questo - prosegue l'assessore - c'è il servizio Sad (servizio assistenza domiciliare) con lo scopo di far permanere il soggetto nel proprio ambiente: valutazione e monitoraggio costante che viene svolto dai servizi sociali e che riguarda al momento 38 persone le quali vengono seguite a domicilio da operatori. Come Ambito territoriale sociale è attivo un Sad legato a persone colpite da Alzheimer e demenze che assiste altre 26 persone: c'è poi anche l'assegno di cura mensile che Comune e Ats usano per mantenere l'anziano non autosufficiente nella propria casa e supportare i familiari che se ne prendono cura. In questo caso sono 67 le persone seguite. Infine c'è il progetto Home care premium, prestazione rivolta a familiari di dipendenti pubblici (o ex), di cui beneficiano 84 persone: due i tipi di prestazione offerta, una economica e l'altra per servizi di sollievo e socio sanitari. Vogliamo poi creare un tavolo con altre istituzioni, Asur, medici di base, questura, carabinieri, polizia locale per avere una rete ed un monitoraggio costante delle situazioni più critiche legate a solitudine, necessità e sostegni alle persone fragili».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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