Ecografi, risonanza e letti per gli ospedali: spesi più di 1,5 milioni

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Domenica 27 Giugno 2021, 05:06
IL PROGETTO
MACERATA Carima Helthcare fa centro donando 18 apparecchiature sanitarie tra ecografi, risonanza magnetica e sistemi di monitoraggio a cinque ospedali di Area Vasta 3 per un impegno di spesa che supera il milione e mezzo di euro ma il cui valore di mercato è almeno doppio. L'ennesimo segnale di sensibilità e disponibilità verso il sistema sanitario pubblico e verso la comunità maceratese che potrà avere strumentazioni tecnologicamente molto evolute per effettuare diagnosi e cure negli ospedali del territorio.
La presentazione
Raggiante la presidente della Fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti, che ha fatto gli onori di casa nella sala riunioni della Provincia ai tanti ospiti arrivati per l'occasione. Dall'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini a diversi consiglieri tra i quali Anna Menghi, Romano Carancini, Elena Leonardi, i rappresentanti dei comuni di Civitanova col sindaco Ciarapica e Macerata con la vice sindaca D'Alessandro e il delegato alla sanità Ripa, la direttrice di Av3, Daniela Corsi e il presidente dell'Ordine dei medici Romano Mari. La direttrice di Av3 ha ribadito come sia importante questa sinergia tra pubblico e privato per sostenere la sanità in particolare nell'ultimo anno e mezzo segnato dalla pandemia. «Devo dire un doppio grazie alla Fondazione Carima ha ribadito Daniela Corsi- sia come direttore di Av3 che come medico per la sensibilità e la vicinanza che anche in questa occasione ha mostrato verso la sanità maceratese. Ecografi, risonanza magnetica e sistemi di monitoraggio di ultima generazione arricchiscono l'offerta delle strumentazioni a disposizione di medici e pazienti e accrescono la qualità dell'offerta che viene data nelle nostre strutture».
Le apparecchiature
E' lungo l'elenco delle apparecchiature e strumentazioni che nel periodo 2019-2021 la Fondazione Carima ha donato alle strutture collocate nell'Area Vasta 3. All'ospedale di Camerino due ecografi: all'Uo anestesia e rianimazione (25.619 euro) e all'Uo diagnostica per immagini (61mila euro). Per l'ospedale di Civitanova un letto ergometro-treadmill (16.409 euro) all'Uo cardiologia e quattro ecografi: all'Uo dialisi (17.172 euro), all'Uo urologia (35.755 euro), all'Uo medicina interna (37.025 euro), all'Uo pediatria (23.729 euro). E poi ancora un portatile di radiologia ad arco A-C al blocco operatorio (122mila euro), una risonanza magnetica all'Uo radiologia (495mila euro), 42 letti elettrificati e 3 sollevatori al Covid center (99.996,07). Per l'ospedale di Macerata un sistema di monitoraggio parametri vitali all'Uo cardiologia (213.105 euro), aggiornamento 3 D sistema di laparoscopia (92.073,40 euro) all'Uo ginecologia e quattro ecografi: all'Uo medicina nucleare (32.669,00 euro), all'Uo anestesia e rianimazione (28.486 euro), al blocco operatorio (24.887 euro), all'Uo cardiologia (53mila euro). Per l'ospedale di Recanati un ecografo all'Uo dialisi (17.172). Ospedale di San Severino: un ecografo all'Uo medicina interna/lungodegenza (19.446). Rosaria Del Balzo Ruiti ha tenuto a sottolineare come il raggiungimento di questi risultati è scaturito soprattutto dal lavoro di squadra che si è instaurato in questi anni tra i vertici dell'Asur ed i dirigenti della Fondazione Carima. «Nonostante il ridimensionamento economico che la Fondazione ha subito nel corso degli anni ci siamo sempre impegnati per sostenere il territorio, la sanità pubblica al servizio dei cittadini. ha detto la presidente- Avremmo voluto inaugurare queste strumentazioni nei siti dove sono già operative ma causa covid non è stato possibile spalmare questo lungo elenco che oggi presentiamo ai medici ed all'intera comunità. Si è giunti alla scelta di queste e non altre apparecchiature proprio grazie al tavolo di lavoro che ci ha messo assieme all'Asur, abbiamo ascoltato quelle che erano le esigenze primarie e in quella direzione ci siamo mossi grazie al direttore della Carima, Fermanelli, che ha fatto un lavoro eccezionale. La finalità è stata indirizzata sempre alla cura, salute e benessere della popolazione. Partendo dall'entroterra per giungere fino alla costa ed ha riguardato non solo gli ospedali più grandi ma anche quelli dei centri più piccoli. Sono entusiasta perché si tratta di strumentazioni d'eccellenza che faranno crescere la nostra sanità».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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