Dall'ex Bankitalia fino alle chiese Gli immobili vuoti

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Lunedì 20 Novembre 2017, 05:00
GLI SPAZI
MACERATA Il vuoto più grande, forse, che occupa il centro storico è quello rappresentato dallo storico immobile della Banca d'Italia, che, dopo la chiusura avvenuta otto anni fa, alla fine del 2009, resta l'immobile più grande con il portone tristemente chiuso. C'è anche l'ex Upim, certo, che al momento rimane ancora un grande stabile vuoto, come si può vedere dalle vetrine che affacciano su corso Matteotti. Anche se, dopo il tira e molla tra Università e Comune, per la questione del cambio di destinazione d'uso chiesto dall'Ateneo che ne sta acquisendo la proprietà, dopo la delibera approvata dalla giunta, tra non molto il grande contenitore, chiuso dal 2003, potrebbe essere oggetto dei lavori di Unimc che ci realizzerà aule per oltre 600 studenti e quant'altro necessario alla didattica, e non solo.
I luoghi di culto
Ci sono, poi, anche altri tipi di locali, ovvero le chiese del centro storico, che in seguito al sisma del 2016 sono chiuse per inagibilità, basti pensare a San Filippo, tra l'altro, oggetto di lunghissimi lavori di restauro dopo il terremoto del 1997, conclusi alla fine del 2012, o di San Giovanni, ingabbiata dalle impalcature, così come della cattedrale di San Giuliano. Anche se sconsacrata da decenni, anche l'ex chiesa di San Paolo, adibita ad auditorium per l'Università, risulta avere le porte chiuse, sempre causa terremoto. Anche molti locali di dimensioni più piccole, come quelli che hanno per tanto tempo ospitato attività commerciali nelle vie centrali della città, corso della Repubblica, corso Matteotti, via Gramsci, appaiono come buchi in mezzo ai negozi in attività, dato che le attività storiche si contano, ormai, sulle dita di una mano e il ricambio, spesso, tarda ad avvenire.
n. pac.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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