Dall'asfalto perfetto alle buche Èil doppio volto di via Valenti

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Mercoledì 30 Settembre 2020, 05:04
LA VIABILITÀ
MACERATA Tornanti che salgono dolcemente verso il capoluogo, un asfalto dove potrebbe scorrere una palla di biliardo sino al cartello di ingresso che segnala Macerata. Di lì in avanti buche, carreggiata sconnessa, avvallamenti per un paio di chilometri fino al Monumento ai Caduti. È la doppia faccia di via Ghino Valenti, una delle principali arterie di entrata/uscita dalla città.
L'intervento
Restyling avvenuto a metà di questa strada la scorsa estate ad opera dell'Anas, che è l'ente interessato dalla manutenzione dell'arteria. Ma non nel momento in cui la strada diventa urbana, quindi di competenza comunale. E sotto questo aspetto il neo eletto consigliere di Fratelli d'Italia (e forse futuro assessore) Paolo Renna punta il dito contro la precedente amministrazione comunale che non ha completato l'asfaltatura dell'intera via, non intervenendo per il tratto che è di sua competenza. «Un lavoro che così resta a metà esordisce Paolo Renna -, proprio perché se da un lato l'Anas ha messo mano ad interventi di riqualificazione di questa importante strada di collegamento per il capoluogo, asfaltando il lungo tracciato che è di sua spettanza, non altrettanto ha fatto l'amministrazione uscente per i circa 2 chilometri che arrivano dal cartello di ingresso in città al Monumento ai Caduti. Io sono due anni che segnalo questa problematica di via Valenti, che era davvero impercorribile e pericolosa da Villa Potenza fino al capoluogo».
La situazione
«Finalmente - prosegue Renna - la scorsa estate l'Anas ha messo mano al restyling di questa arteria ed ha fatto davvero un ottimo lavoro, tanto che è un piacere ora percorrere in auto via Valenti, fino a che non si arriva al cartello che indica l'ingresso di Macerata. Da lì in avanti i lavori non sono stati fatti dal Comune e la strada è un percorso di guerra tra buche e avvallamenti, in una zona peraltro residenziale e ricca di attività lavorative». Il consigliere di Fratelli d'Italia indica responsabilità della passata amministrazione nel non aver completato l'opera di via Valenti, vista anche la disponibilità che ci sarebbe stata da parte di Anas. «Da quello che mi risulta l'Anas avrebbe proposto al Comune di effettuare l'intera asfaltatura di via Valenti sottolinea sempre Renna - avendo poi dall'amministrazione la compartecipazione per la quota parte di asfalto realizzato nel territorio comunale. Ma poi non se ne è fatto nulla».
L'attacco
«Prima delle elezioni - dice Renna - ho attaccato il candidato Ricotta per via di questi asfalti che ho detto erano solo elettorali. Questa ne è la dimostrazione lampante. Un bravo amministratore, sapendo da due anni che si sarebbero fatti questi lavori, avrebbe dovuto mettere nel piano triennale delle opere pubbliche la parte di competenza del Comune e si sarebbe dovuto accordare con l'Anas per realizzare l'asfaltatura. Forse avrebbe anche risparmiato. Ora dovremo mettere mano noi a questa situazione cercando di reperire nel bilancio risorse per asfaltare la parte mancante di via Valenti perché il lavoro non può essere lasciato a metà».
La posizione
Di avviso opposto, invece, l'ex assessore ai Lavori pubblici, Narciso Ricotta. «Prima di tutto voglio dire a Renna che la campagna elettorale è finita sottolinea Ricotta - e che quindi è ora che chi ha vinto pensi a lavorare per la città. C'è una programmazione per i lavori di manutenzione delle strade che coinvolge l'intera città e che non può riguardare contemporaneamente più zone. In questi giorni si è al lavoro ad esempio a Sforzacosta. Per quanto riguarda il fatto che si poteva lavorare assieme all'Anas per effettuare quei lavori su via Valenti sostengo che chi lo dice mostra impreparazione: ogni ente lavora con i propri bilanci, l'Anas con il suo e il Comune pure. Smentisco che l'Anas abbia mai contattato il Comune ed abbia fatto la proposta di effettuare i lavori, anticipando le risorse. In secondo luogo voglio ricordare a Renna che dopo la campagna elettorale, per chi ha vinto, è il momento di fare, per cui inizino ad asfaltare le strade di Macerata».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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