Chiusaroli: «Un manifesto contro l'odio»

2 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Dicembre 2018, 05:04
IL DECALOGO
MACERATA «Educarsi all'ascolto, in modo che il contrasto a un'idea non diventi odio verso la persona». La professoressa Francesca Chiusaroli, docente di Glottologia e Linguistica dell'Università di Macerata, ha aderito al Manifesto della comunicazione non ostile, un decalogo di regole, tanto semplici quanto efficaci, realizzato da operatori della comunicazione digitale, al fine di delineare buone pratiche di condotta per la nostra vita online. Nata da un evento su Facebook, la Passeggiata antifascista si è spostata nelle strade per poi tornare, con commenti, reazioni e scontri sul web. Anche in questo caso uno scenario dove le parole hanno un peso, ma il passaggio dal reale al virtuale e viceversa conosce più cortocircuiti che buone pratiche (ad esempio, nei giorni scorsi alcuni degli organizzatori aveva denunciato minacce tramite l'utilizzo di account falsi su Instagram, ndr).
Le regole
«L'avvento di Internet ha amplificato i canali della comunicazione e, con essi, la nostra capacità di interazione - afferma la Chiusaroli -, all'interno dei social media, la conoscenza è alla portata di ogni utente della rete, che diviene non solo fruitore, ma anche amministratore delle notizie, potendo in prima persona condividerle e commentarle. L'ampia disponibilità di dati non equivale automaticamente al corretto uso dei mezzi, che, al contrario, è un obiettivo che richiede impegno individuale e collettivo». Tra le regole del Manifesto, la responsabile condivisione, il rispetto delle idee dell'altro, l'apertura al confronto, il rifiuto dell'insulto da qualsiasi parte esso venga. «Non ultimo, vale il saper scegliere il silenzio, in molti casi più espressivo di tante parole», conclude la docente Unimc.
a. moz.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA