Caldo africano, è assalto al mare parcheggi e ombrelloni sold out

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Domenica 2 Agosto 2020, 05:04
IL CALDO
MACERATA Il fine settimana più caldo dell'anno produce un vero e proprio assalto alle spiagge ma, per fortuna, non aumenta l'attività dei Pronto Soccorso della provincia. Che, comunque, rimangono sotto pressione per tutta una serie di altre patologie non legate alle temperature ma più propriamente al recupero post covid dell'ordinarietà. Sulla costa non c'è un posto tra gli ombrelloni, come pure nei parcheggi. E la spiaggia diventa luogo principe anche per godersi il fresco della sera: cene e aperitivi in delivery con i piedi sulla sabbia.
Il traffico
Alcuni operatori vedono che, sempre nel rispetto delle regole, si vuole vivere la spiaggia in tranquillità nelle ore del tramonto, quando in genere invece si assisteva al rientro a casa. Bollino rosso per il traffico come pure per i parcheggi ma per quanto riguarda il bollettino della protezione Civile, su Macerata e la sua provincia viene apposto un bollino giallo, che significa pre-allerta per i sistemi sanitari e sociali ma che non rappresenta un pericolo in ordine ad ondate di calore. Questo nonostante Macerata sia la città più calda della Regione: 37 gradi percepiti ieri e 36 in previsione oggi, come Fermo e San Benedetto.
Il bollettino
Ma ci sono anche altre condizioni esaminate dal Centro funzionale regionale della Protezione Civile per il bollettino riguardante le ondate di calore. Grado massimo di allerta ad Ancona, Pesaro e Urbino. Per quanto riguarda i tre maggiori ospedali, non si sono registrati incrementi negli accessi e nei ricoveri legati al gran caldo. Lo conferma Giorgia Scalone, direttrice sanitaria facente funzioni del presidio ospedaliero unico dell'Area Vasta 3. «Fino al primo pomeriggio di ieri afferma non c'è stato un aumento dell'attività dei nostri Pronto Soccorso dovuti ad ondate di calore. C'è stato, questo sì, un iper-afflusso negli ultimi giorni ma per altre situazioni, in particolare problematiche respiratorie. Solo al Pronto Soccorso di Macerata, nella giornata di venerdì ci sono stati 52 accessi. Situazione simile a Civitanova. Per quanto riguarda le alte temperature, evidentemente le fasce più esposte della popolazione seguono il decalogo in questi casi». Una situazione che viene confermata anche sulla costa. Al centralino della Croce Verde di Civitanova nella giornata di sabato non si sono registrate richieste di intervento per malori legati alle alte temperature.
Le temperature
Già da domani, previsti temporali ed abbassamento delle temperature. Per adesso si godono la situazione gli operatori balneari. «Il mare rappresenta forse l'unica soluzione per combattere il caldo di giorno dice Gianni Lorenzetti della Bussola per questo siamo letteralmente pesi d'assalto. Direi che si è lavorato bene per l'intero mese di luglio. Certo, purtroppo abbiamo perso due mesi. Rimane il rimpianto soprattutto per giugno, che è andato male non per colpa del covid ma per il maltempo. Ora ci godiamo questo assalto alla spiaggia che, da quest'anno, dura fino alla cena. Anzi, direi che c'è più gente la sera, e non parlo affatto di movida, ma per una serata tranquilla e fresca con vista sul mare». Per il resto, in città già dalle prime ore del mattino posti auto praticamente esauriti in prossimità dei due lungomare. Quello nord è praticamente occupato h24, tanto che gli stessi operatori lasciano l'auto nelle vie dietro Fontespina e utilizzano la navetta. A sud, c'è maggiore disponibilità grazie anche all'ampio parcheggio dello stadio ma anche questa finisce presto. Infine una segnalazione che arriva da diversi cittadini, soprattutto nei giorni di afa opprimente: riaprire le fontane pubbliche. Molti rubinetti sono stati sigillati sui parchi pubblici del lungomare nord, del centro ma anche dei quartieri periferici. Si vuole così evitare accampamenti rom e di senza tetto (questi ultimi aumentati negli ultimi giorni). Ma per un piccolo refrigerio o per far bere il cane, si chiede di riaprire alcune fontane. Per ora le uniche attive sono in piazza XX settembre e lungo la ciclabile del Castellaro.
Emanuele Pagnanini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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