Calano le visite a pagamento e liste d'attesa quasi azzerate

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Venerdì 11 Ottobre 2019, 05:04
LA SANITÀ
MACERATA Giornata sanitaria maceratese per i vertici della Regione e dell'Asur che hanno presentato un report sull'azzeramento delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie. Dati molto positivi nell'intero territorio regionale con punte di assoluta eccellenza per l'Area Vasta 3 diretta da Alessandro Maccioni. A fare il punto, ieri mattina nella sala Galileo degli uffici dell'Asur a Piediripa, sono stati il governatore della Regione Luca Ceriscioli, il direttore dell'Asur Marche Alessandro Marini, il direttore dell'Av3 Alessandro Maccioni e il direttore sanitario dell'Asur Nadia Storti.
Il bilancio
Un bilancio positivo e un rilancio ambizioso. Quanto al bilancio positivo gli effetti dell'azione sulle liste di attesa si manifestano in un quasi 99% di risposte date nei tempi richiesti a richieste di prestazioni brevi e differite e nel calo di un 10% delle prestazioni a pagamento rese in regime di intramoenia dai medici ospedalieri. Come dire che ad un aumento delle risposte date in tempi certi a richieste di visite mediche corrisponde ad un calo del ricorso degli utenti alle prestazioni a pagamento. Logico supporre che siano diminuite le visite anche per gli specialisti esterni ma per questo dato non ci sono riscontri statistici.
Gli obiettivi
Quanto agli obiettivi che Ceriscioli ha indicato per il 2020 ci sono la riduzione a 120 giorni (dagli attuali 180) per le richieste di visite programmate e l'indicare strutture della stessa Area Vasta a chi chiede esami clinici, in particolare per le categorie più fragili iniziando dagli anziani. In sala ad ascoltare i dati c'erano tra gli altri l'assessore regionale Angelo Sciapichetti e il consigliere regionale Francesco Micucci. Statistiche di assoluta eccellenza per l'Area Vasta 3 a conferma dell'efficacia del piano messo in piedi tre anni fa dalla referente del progetto di abbattimento delle liste di attesa, la dottoressa Giovanna Faccenda, ma anche del senso civico dei maceratesi. In effetti nei quindici giorni di settembre monitorati dall'Asur regionale per verificare quanti fossero i cittadini che prenotano gli esami e poi non si presentano è emerso che dei circa 600 casi riscontrati in tutta la regione solo 12 siano quelli legati all'Area Vasta 3, 4 dei quali quelli che non si sono comunque presentati pur richiamati pochi giorni prima della visita. Più in generale nel periodo di riferimento primo giugno 31 agosto le prestazioni erogate per i codici B e D sono state 16.135, ben 2.560 in più rispetto alle 13.575 del 2018 e 5.05 in più rispetto alle 10.630 prestazioni del 2017.
I risultati
Risultati raggiunti grazie alla riorganizzazione del sistema di prenotazione del Cup, all'attivazione del meccanismo bonus (prestazione sempre garantita in base al codice di priorità clinica) / malus (paga chi non disdice appuntamento preso e non si presenta) e all'aumento dei posti disponibili (slot) che tra strutture pubbliche e private convenzionate sono cresciuti dai 25.112 del 2018 ai 32.330: 7.218 i posti in più in un anno. Va inoltre ricordato che nel periodo prima dell'introduzione del bonus/malus la soddisfazione per la richiesta di prestazioni era al 90% e aveva come area di riferimento l'intera regione. Oggi il 98% della soddisfazione riguarda l'area vasta di provenienza o al massimo quella limitrofa. «Bisogna elogiare i maceratesi ha detto il governatore della Regione, Luca Ceriscioli In questa area vasta peraltro le prestazioni erogate sono aumentate del 60% nel giro di due anni, hanno contribuito a livello regionale ad offrire ben 24 mila prestazioni in più rispetto al dato del 2017». Il direttore generale dell'Area vasta 3 Alessandro Maccioni ha sottolineato che gli «obiettivi si sono raggiunti grazie ai nostri collaboratori e ai notevoli investimenti messi in campo dalla Regione Marche che hanno reso possibile poter rinnovare con attrezzature tecnologicamente avanzate le strutture sanitarie maceratesi ed al fatto che sono state fatte le assunzioni necessarie. Per il resto abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere giocando di squadra pur vivendo in un territorio che tre anni fa ha subito un terremoto devastante. Certo qualcuno i titoloni li fa su episodi ridicoli, la sanità che funziona non fa notizia ma a noi interessa solo fare bene il nostro lavoro e i risultati premiano i sacrifici e la professionalità di tutti gli operatori».
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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