C'È LA COLLABORAZIONE DELLA CONTRAM PER L'ASPETTO DEI TRASPORTI

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Domenica 24 Gennaio 2021, 05:04
LA FORMAZIONE
MACERATA Al termine del periodo dedicato agli esami, a metà febbraio la didattica universitaria ripartirà in modalità mista, con presenza al 50% in aula. Lo ha annunciato il ministro dell'Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, che spiega di aver «sollecitato i rettori a predisporre piani per la riapertura dell'attività». Ultimamente si parla tanto delle scuole e poco delle università, eppure anche gli studenti universitari sono mesi che devono fare i conti con le restrizioni imposte causa covid.
L'attività
Francesco Adornato, rettore di Unimc, è pronto a riaccendere i motori di un ateneo che in realtà non ha mai rallentato l'attività, è vero spostata quasi totalmente sulla teledidattica, ma che ha lasciato spazio anche a lezioni in presenza come accaduto poche settimane fa in occasione del corso di Management for China che ha visto arrivare a Macerata studenti da ogni parte d'Italia. La ripresa in presenza interesserà le matricole, poco più di duemila studenti sui quasi diecimila di Unimc, con modalità legate al distanziamento, all'utilizzo di una app per prenotare la lezione ma utile anche a tracciare i movimenti degli studenti nelle aule dell'ateneo che saranno tutte fruibili. Già nel primo semestre accademico Unimc ha avuto modo di sperimentare lezioni in presenza ed i dati indicano come all'interno delle aule sia risultato i pochissime unità il contagio tra gli studenti. «La ripartenza al 50% delle lezioni in presenza per l'Università di Macerata afferma il sindaco del capoluogo, Sandro Parcaroli - rappresenta sicuramente una boccata di ossigeno per tutti. Finalmente torneremo a vedere gli studenti popolare il centro storico dopo mesi di stop e Macerata, nonostante le limitazioni e la necessità di continuare a rispettare le norme anti contagio, potrà tornare, seppure non completamente, a una sorta di normalità. L'aspetto della città universitaria è molto mancato in questo periodo e mi auguro che chi ha la possibilità possa incentivare, penso a esempio alla riduzione degli affitti, la permanenza degli studenti in città. Come amministrazione siamo a completa disposizione di Unimc, per quanto di nostra competenza, nel sostenere ogni iniziativa».
La ripartenza
Anche Unicam è pronta a ripartire con le lezioni in presenza, al 50 per cento. L'ateneo aveva già sperimentato ad ottobre l'utilizzo dell'app You Unicam, che consente agli studenti di prenotare il posto nelle aule per seguire le lezioni. La didattica a distanza non è stata una novità, ma l'ateneo camerte l'aveva implementata nei mesi successivi al terremoto del 2016, potenziando la rete telematica, a cui di recente si sono aggiunte delle cablature in fibra ottica. Nel primo lockdown l'ateneo non si era fermato, iniziando subito didattica, esami e sedute di laurea a distanza. Di fatto in questo blocco autunnale le matricole hanno continuato a frequentare e gli studenti che devono seguire attività di laboratorio lo hanno potuto fare dal vivo, nel rispetto di rigidi protocolli anti covid.
Gli studenti
Da fine febbraio, primi giorni di marzo, arriveranno anche il resto degli studenti universitari, ma le aule non saranno mai oltre il 50 per cento della capienza. Grazie all'app ed alla collaborazione con il Contram per predisporre corse degli autobus ad hoc, al protocollo di sanificazione che l'ateneo aveva già predisposto a marzo 2020, il rientro non preoccupa il rettore Claudio Pettinari e la governance dell'ateneo. Una parte degli studenti sono rimasti a Camerino, di fatto l'anno della pandemia ha portato fortuna all'antico ateneo della città ducale, che ha fatto registrare a suo modo un record di iscritti, oltre duemila nuove matricole che lasciano ben sperare per il futuro. Rispetto al rientro in aula per le lezioni, ripartiranno da febbraio in presenza esami, tirocini, attività di stage e tesi. In questi giorni è iniziato uno screening con tamponi, su tutto il personale dell'ateneo. Ad Unicam la parola d'ordine per ripartire è tranquillità e sicurezza. «Il rientro degli studenti è un segnale importante di ripartenza - ha commentato il sindaco di Camerino Sandro Sborgia - . I giovani ritroveranno quella dimensione di socialità e quel minimo di normalità nelle loro vite. L'ateneo per Camerino è una parte fondamentale, la città è l'università sono legate, stretta è la collaborazione tra noi»
Mauro Giustozzi
Monia Orazi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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