«Bollette e spese record rischio ritocchi per i prezzi fermi da almeno sei anni»

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Domenica 23 Gennaio 2022, 05:05
L'INFLAZIONE
MACERATA In attesa che le recenti misure decise dal Governo per far fronte al caro bollette abbiano l'impatto sperato su famiglie e imprese, la situazione delle attività commerciali versa in uno stato di allarme anche a Macerata. «Viviamo già un momento di difficoltà dovuto al perdurare dell'emergenza Covid e questi aumenti rischiano di mettere a repentaglio gli sforzi compiuti negli ultimi due anni - spiega Giuseppe Romano, titolare dell'omonimo negozio d'abbigliamento e rappresentante dei commercianti del centro storico del capoluogo -, non solo, al caro bollette si aggiunge anche la crescita del costo delle materie prime, importante per tutti ma soprattutto per bar, ristoranti e gelaterie. Spero che i provvedimenti messi in atto dallo Stato diano presto i loro effetti e che non siano legati soltanto a questi primi mesi dell'anno - continua Romano -, se da un lato dovremo affrontare questo genere di problematiche, confido che con l'attenuarsi dei contagi, la collaborazione con l'Amministrazione Parcaroli consenta di proseguire con eventi e iniziative nel percorso di rilancio già avviato del centro storico, cercando di compensare così con maggiori presenze in città queste gravi perdite economiche».
Le attività
Alzo Zeppilli gestisce nel cuore di Macerata, in piazza della Libertà, il Bar Centrale e il ristorante Centrale.Eat, oltre ad altre attività: «Noi abbiamo un contratto di energia elettrica con una compagnia locale che cerca di venire incontro alle nostre esigenze ma non possono fare molto - afferma -, gli aumenti sono stai quasi del 100% e a quelli dell'energia elettrica si aggiunge il rincaro delle materie prime. Speriamo tutti che le misure adottate dal Governo siano capaci di invertire la rotta altrimenti la situazione diventerà sempre più insostenibile - aggiunge Zeppilli -, per fare un esempio rispetto al nostro settore, un aumento percentuale del genere dei prezzi da proporre all'utente finale potrebbe avvenire non prima di dieci anni. Per questo non capiamo la logica di tali scelte per noi inconcepibili».
Gli aumenti
Considerazione che trova d'accordo anche Marco Mosciatti socio titolare della Pizzeria del Corso, distante dal Bar Centrale pochi metri, in Corso della Repubblica: «Non capiamo quale possa essere la giustificazione per questi aumenti del 100% - dice -, considerando anche il momento che stiamo passando, dove a causa del Covid si lavora poco e le persone in questo periodo non escono perché ammalate o in quarantena». Mosciatti punta il dito anche sull'aumento delle materie prime: «Sono già aumentate e lo faranno ancora - sottolinea -, proprio a causa dell'energia elettrica che serve a farne funzionare i macchinari per la produzione. Tutto si riversa poi sul prodotto finale: all'inizio dell'anno siamo stati costretti ad apportare un piccolo ritocco ai prezzi, non lo facevamo dai sei anni. Non tutti i clienti purtroppo lo capiscono, non comprendendo l'incidenza di questi costi e delle tasse sul nostro stipendio».
Le difficoltà
Aumenti «disarmanti» per Barbara Trozzo, titolare di Tutto Gelato, sempre a Macerata: «Andare avanti è sempre più difficile - ammette -, alla vista della bolletta sono rimasta scioccata perché neanche nel mese di agosto raggiungo queste cifre con oltre il 30% in più rispetto a questo periodo negli anni precedenti la pandemia. Per non parlare delle materie prime: sono aumentati il latte, il cioccolato e in particolare le nocciole e il pistacchio». Per il momento i prezzi al cliente non sono stati toccati: «Cerco di tenere duro, però - conclude -, credo che in vista della prossima stagione questo sarà inevitabile per rientrare delle spese vive dell'attività».
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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