Aziende e laureati faccia a faccia Adornato: «Una vera rivoluzione»

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Sabato 19 Ottobre 2019, 05:04
L'OPPORTUNITÀ
MACERATA Ha segnato simbolicamente la fine delle lezioni e l'ingresso nel mondo del lavoro la campanella suonata dal rettore Francesco Adornato all'avvio del Career Day 2019 dell'Università di Macerata. Un gesto rinnovato anche quest'anno per un'edizione da record, che ha visto la partecipazione di oltre cinquanta aziende e di circa quattrocento studenti accolti nella Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza. Nel cuore del Centro storico della città, il futuro dei giovani presenti (anch'esso dal cuore antico, per citare un fortunato claim d'Ateneo) è stato coniugato al presente, tra aspettative, compilazione di curricula e colloqui dopo gli attesi rintocchi di apertura.
I simboli
«I simboli sono significativi delle trasformazioni - ha detto Adornato -, in questo caso, il cambiamento strumentale e strutturale che l'Ateneo di Macerata ha fatto è quella di costruire un circuito integrato dell'offerta formativa che parte dall'insegnamento e si conclude al dopo laurea e al rapporto con le imprese che scelgono e si confrontano con i nostri laureati. È una sorta di rivoluzione copernicana di cui andiamo fieri - ha aggiunto -, tutta la discussione culturale e scientifica testimonia oggi come all'avanzare delle tecnologie l'umanesimo diventa sempre più centrale». Ampiamente sfatato, secondo il Rettore, il luogo comune che vuole le Università umanistiche lontane dalle logiche dal mercato, vista anche la necessità delle stesse imprese di avere una proiezione internazionale, nella quale è impossibile far meno, ad esempio, di personalità preparate nel campo delle lingue e della mediazione interculturale.
L'unità
«C'è un'unità inscindibile tra la tecnica e l'umanesimo - ha spiegato -, il futuro dell'umanità dipende da una sintesi armoniosa tra questi due profili». Sono giunti poi da Adornato alcuni consigli ai tanti giovani del Career Day, molti dei quali al primo confronto diretto con le aziende: «Siate voi stessi e abbiate entusiasmo e fiducia - ha sottolineato -, è importante saper argomentare con chiarezza anche le cose più complesse e ricondurle a una visione più strategica, sia per l'impresa alla quale vi proponete, che verso il sistema territoriale dello sviluppo». Soddisfatto della massiccia presenza delle imprese è stato anche il direttore dell'Università Mauro Giustozzi: «Il lavoro di questi anni, finalizzato a far sì che l'Ateneo riesca sempre più a stabilire le condizioni per una interlocuzione forte con il territorio e il mondo produttivo, sta dando grandi risultati - ha affermato -, la terza missione di Unimc trova con il Career Day un momento molto importante di realizzazione e questo ci dà grande fiducia per il futuro. L'umanesimo che innova è uno slogan che abbiamo lanciato quando pochissimi, se non nessuno, ne parlava - ha continuato -, a distanza di qualche anno, invece, questa affermazione è diventata patrimonio di molti e c'è una forte consapevolezza di come non esistano modernità e innovazione tecnologica, se non dentro il recupero della nostra migliore tradizione».
Le aziende
In rappresentanza delle aziende, il Career Day ha coinvolto anche le realtà locali di tre associazioni di categoria come Confindustria, Cna e Confartigianato, anch'esse con i rispettivi desk in Biblioteca molto ricercati dagli studenti. «Abbiamo dato la nostra adesione perché riteniamo che l'incontro tra domanda e offerta debba essere favorito al massimo per dare nuovi stimoli all'economia - ha dichiarato Giuseppe Carelli, responsabile del settore Risorse Umane e Walfare di Confindustria Macerata -, consentire alle nuove leve di entrare nel mercato del lavoro e alle azione di scoprire i migliori talenti. Auguro a questi studenti di mantenere il loro entusiasmo, di essere capaci di proporsi e di impegnarsi, gli elementi base di qualsiasi successo». A curare l'organizzazione l'occhio vigile della professoressa Pamela Lattanzi, delegata del Rettore all'Orientamento.
La novità
Novità del Career Day 2019: sono ammesse a partecipare solo le imprese che avessero almeno una posizione aperta, ossia la disponibilità ad attivare un tirocinio extracurriculare retribuito o una posizione lavorativa apprendistato, assunzione. Pochissime le defezioni (dovute, manco a dirlo, a esigenze lavorative dell'ultimo minuto), mentre svariati sono stati i settori rappresentati, dalla comunicazione ai trasporti, dagli studi giuridici alle assicurazioni, dagli Istituti di credito fino all'alta moda, solo per citarne alcuni. «Gli studenti hanno partecipato con grande entusiasmo».
Andrea Mozzoni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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