A Visso riapre il forno Bettacchi: «Grande gioia»

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Mercoledì 21 Agosto 2019, 05:04
LA RINASCITA
VISSO Dopo tre anni Silvio Bettacchi è tornato da domenica scorsa a sfornare il pane con le sue mani, nel forno che porta il suo nome in località Il Piano di Visso, appena all'inizio della Valnerina, che conduce in Umbria. Il terremoto aveva gravemente danneggiato il suo forno, ma lui non se ne è mai voluto andare, in attesa di riparare i danni dal sisma e rientrare tra quelle mura che lo hanno visto avviare la sua attività di fornaio e pasticceria. «E' una grandissima gioia poter tornare a lavorare racconta da dietro al bancone siamo stati fermi tre anni, non pensavo che ci volesse tanto per poter ripartire. Immaginavo che per le attività produttive ci fosse un iter accelerato, così non è stato. Siamo i primi a rientrare come attività, in tanti ancora aspettano, ringrazio i tecnici e tutti coloro che hanno seguito i lavori, permettendoci di riaprire». Pane, pizza e dolci svettano invitanti da dietro al bancone, con il profumo nell'aria di pane appena sfornato, il segno tangibile di una normalità appena tornata dopo tre anni di vuoto e silenzio, dovuti al terremoto. «Oggi tornare al lavoro ci porta una grandissima gioia ed una grande soddisfazione. Non abbiamo voluto fare la delocalizzazione della struttura, perchè questo forno è di mia proprietà, non volevo andare altrove. Certo non immaginavo che ci volesse tutto questo tempo. Adesso per fortuna i lavori sono finiti e abbiamo riaperto il panificio, al quale abbiamo aggiunto un punto vendita che prima non c'era», prosegue Bettacchi, che rileva come dopo il terremoto le cose siano fortemente cambiate. «Prima in estate tornavano tanti romani che avevano le seconde case, c'era traffico anche verso la Valnerina, adesso ce ne sono molti di meno, il traffico è diretto più che altro verso Castelluccio. Devo dire però che rispetto all'anno scorso c'è molto più movimento, ho notato la differenza, ci sono molte più persone e questo ci lascia ben sperare». Bettacchi non ha voluto lasciare per niente al mondo Visso: «A Visso non c'era spazio per delocalizzare la struttura, sarei dovuto andare fuori, ma non me la sono sentita. Ho uno stabile da 180 metri quadrati, il mio obiettivo è sempre stato quello di rimettere in piedi la mia attività, ma sono serviti tempi lunghi. In tanti hanno apprezzato la mia volontà di tenere duro».
m. o.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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